mercoledì 11 gennaio 2012

la zuppa della nonna lina e del nonno piero


ho due genitori meravigliosi che hanno vissuto per me e per vedermi felice.
ma lavoravano molto, e siccome dell'asilo non ne ho mai voluto sapere, a differenza di mia figlia che ci va con grande entusiasmo, i miei nonni si sono presi cura di me nei giorni della mia infanzia, con infinito amore ed infinita pazienza.
sono cresciuta serena, allegra e coccolata: conservo di quel periodo un ricordo che ancora mi emoziona e mi commuove: se penso a qualcosa di diverso, o di più, che avrei volto per quegli anni, davvero non mi viene in mente niente.
e sono vivi, dentro di me, colori, profumi, voci e sensazioni che sembra quasi tutto sia finito ieri, mentre è purtroppo una vita molto, molto lontana.
sono tornata un paio di volte alla casa dei miei nonni, e ho pianto nel vedere che tutto era esattamente come l'avevo lasciato, perfino il campanello della porta, anche se non si entra più da lì, è lo stesso che suonavo quelle rare volte che la nonna e il nonno non aspettavano sulla panchina di vedere la macchina della mamma che arrivava da lontano, e ci venivano incontro, con un sorriso che non ricordo sia mai mancato un giorno.
ricordo il cortile con i sassi e la vasca in pietra dove una volta le donne lavavano i panni,, il colore della palla con la quale giocavo con la nonna, l'orto del nonno con tutti i suoi sentierini, l'altalena e l'albero di cachi nel giardino del vicino, pieno di ortensie colorate all'ombra di un pergolato di uva nera.
ricordo le piastrelle della cucina e la tendina con la quale la nonna nascondeva stracci e catini sotto il lavandino, ricordo le poltrone verdi dove il nonno faceva il pisolo mentre la nonna mi faceva :"ssstttttt, il nonno sta riposando....".. e il davanzale della finestra dove d'inverno lei metteva la tazza di tè per farlo raffreddare, ed io spostavo la tenda di pizzo per vedere il vapore.
potrei scrivere per ore, dei passi del nonno quando saliva le scale, di ritorno dalla cantina dove custodiva le mie bottigliette di gazzosa, del piede della nonna che spingeva forte sul pedale della macchina da cucire mentre io stavo a guardare, terrorizzata, perchè prima o poi quel dito ci sarebbe finito sotto l'ago, del motore del camion del papà che arrivava la sera con il suo sorriso radioso e che io riuscivo a spegnere con i miei capricci... ma tanto si sarebbe riacceso in un attimo, era troppo buono il mio papà per tenermi il muso!
poteri scrivere per ore e giorni e settimane, ma già mi bruciano gli occhi (bè, dai, diciamo le cose come stanno, sto piangendo come una fontana!!!) allora smetto e riprendo in mano la mia ricetta che nasce, appunto, da una cosa che facevano sempre i miei nonni, sull'immensa stufa di ghisa con i tubi contorti nei freddi giorni d'inverno.
non si buttava via niente, in quegli anni, e forse è li che ho imparato a non sprecare niente nemmeno oggi, nonostante il mio frigo sia sempre ben fornito di golosità assortite.
i nonni mettevano le bucce di arancia e di mandarino sulla stufa, e la casa si profumava di buono, e quando finiva il formaggio ci mettevano anche le croste, che si ammorbidivamo scogliendosi un pò ed erano una vera prelibatezza da mordere.
e si mettevano nel minestrone, nelle zuppe, nel brodo, per dare un bel saporino goloso a quello che offriva l'orto del nonno, che armato di vanga e rastrello passava lì gran parte del suo tempo.


per 5 persone

500 gr misto di fagioli, ceci e farro (per me zuppah di melandri gaudenzio)
100 gr crosta di parmigiano ben pulita
brodo vegetale
salvia e rosmarino essiccati
olio extra vergine di oliva

























mettere in ammollo i legumi e i cereali per almeno 5/6 ore.
pulire la crosta di formaggio e tagliarla a dadini piccoli.
dopo l'ammollo sciacquare bene i cereali e i legumi e metterli a bollire nel brodo vegetale per almeno un'ora e mezza, insieme ai dadini di crosta.
una volta cotta, servire la zuppa con una spolverata di salvia e rosmarino e un filo di olio a crudo.


è un piatto molto povero, naturale e sano, e a me riporta a giorni felici, per i quali sarò per sempre  grata a tutte le persone che mi hanno permesso di viverli così, e di custodirne ancora il ricordo, vivo e struggente, dopo decine di anni....

offro questa ricetta alla dolcissima simona del blog pensieri e pasticci, non solo strepitosa cuoca e  raffinata foodblogger ma amica di... tastiera, un'anima generosa e delicata che spero di incontrare presto, per il suo primo contest in collaborazione con dragonfly shop


non per sperare di vincere ma per il piacere di partecipare ad un bellissimo evento pensato ed organizzato da una bellissima persona.

31 commenti:

  1. Be, un piatto meraviglioso e pieno di ricordi!

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  2. Ciao! anche noi come te siamo state cresciute dai nonni: ben viziate e coccolate da tutti! e i ricordi di infanzia mettono davvero nostalgia!
    Come ogni nonna che si rispetti, le ricette da tramandare ci sono eccome!
    ottima questa ricchissima e calda zuppa!
    un abbraccio

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  3. Tesoro, mi hai quasi commossa.
    Vado subito ad aggiornare il post...ti abbraccio e ti ringrazio con tutto il mio cuore

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  4. che bello il tuo racconto riscalda il cuore....come anche la zuppa e' meravigliosa...spesso quando cucino mi torna in mente la mia nonnina...quanti ricordi...

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  5. Che buona questa minestra che profuma di casa e di ricordi :) Un baciotto

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  6. Che buona questa zuppa, bella l'idea del "riciclo" della crosta di parmigiano. Io la butto sempre via. Grazie per l'idea!

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  7. Grazie per questo tuo post...è l'immagine perfetto del tempo che fu e che non tornerà più.
    Rimmarrà solo nei nostri ricordi e nel nostro cuore.
    PS ottima ricetta!

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  8. che tenero questo post!! non ho parole per esprimere la mia commozione.. ah i nonni... loro si che sono speciali.. ovunque sia il mio lo ricordo con tanto affetto!!

    la zuppa scalda cuore e pancia! ^_^

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  9. oggi ce la faccio e vengo ad importunarvi una per una....

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  10. Ciao Minica, come ti trovo su facebook?
    Cmq per la Kitchen la questione è molto semplice. Io non ho tempo, lavoro tutto il giorno e al casa devo pensare a figlia e marito. La Kitchen, come tutti gli altri elettrodomestici da cucina (compreas la pentola a pressione) mi permettone di preparare in metà tempo le cose sporcando pochissimo. Ti faccio un es. Oggi sono tornata a casa alle 13. Ho messo il minestrone a cuoce nella pentola a pressione e mentre la Kitchen mi impastava una torta di mele (ok le mele le avevo sbucciate io), io pensavo a preparare la tavola.
    Poi ci sono ricette che senza una plantaria difficilmente si riscono a fare bene: babà, pan di spagna, brioches e altri imapsti che richiedono una lunga e regolare lavorazione. Insomma, spero di esserti stata utile!!! Se vuoi altre info chiedi pure. Baci

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  11. una zuppa di ricordi.. hai fatto intristire anche me e tornare indietro nel tempo.. pensa che io abito al piano di sotto dove vivena la mia nonna, quella che mi ha cresciuta, un po' come te, vivevamo tutti vicini.. va beh.. carissima! sono passata e ho visto i tuoi piatti fino al pollo cn la curcuma che mi piace troppo!non sono riuscita a lasciarti commenti, in questo periodo giro poco purtroppo, ho del lavoro da finire.. mi piacciono i recicli, la torta salata deliziosa e non avrei ai pensato di mettere le uova di lompo nella pasta :D , l apanatura della carne con olio di nocciole è il massimo!! ciao bacii alla prossima!

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  12. ahahahaah...Monica io cerco di fare solo il pilates (un toccasana per la mia schiena!) e spesso non riesco ad andare per tutto il resto sono l'autista di mia figlio....dipendesse da ma vivrei sul divano!!

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  13. aiuto!!!
    Fermate le mie lacrime :'( che bellissimo post Moni, ho rivissuto tutta la mia infanzia, tutti ricordi sono riaffiorati in un attimo. Grazie, per le bellissime emmozioni che mi hai regalato, per la dolce nostalgia che hai fatto crescere in me, parola dopo parola. Grazie, ce ne fossero di post come questo in giro.
    Anche la mia adorata zia metteva la crosta del formaggio nel minestrone e io lo faccio tutt'oggi. Il sapore è sempre speciale, ma chissà perchè, non è mai lo stesso della nostra infanzia. Zia mi diceva sempre che ci metteva un'ingrediente segreto.... tanto tanto amore.
    Grazie ancora una volta. Baci.

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  14. Che bontàààààààààààààààààààà è specialeeeeee.Bacioniiii

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  15. La ricetta, l'amore e la Storia, cosi' definisco questo post, bellissimo DAVVERO.
    Complimenti.

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  16. mmmmmmmmmm monica..questo post mi ha commossa veramente..poi sai come sono vulnerabile in questi giorni!!! un racconto veramente bellissimo.. é un pò un peccato che io non ho di questi ricordi così precisi come li hai tu! anche xke per la maggior parte dell'infanzia i nonni vivevano dall'altra parte del mondo! per fortuna ho recuperato quando siamo torni in italia, ma purtroppo il nonno preferito (si può dire? hihi) .. é morto ormai un anno e mezzo fa.. grande tristezza ma bei ricordi che terrò per sempre! un bacione tesorinoooooooooooooooooo

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  17. questa minestra è piena di calore...complimenti! a presto ^_^

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  18. Ciao,
    che belle le ricette della tradizione; in tutte le famiglie si mescolano e ritornano alla luce portandoci indietro nel tempo.
    Amo mangiare piatti che mia mamma mi faceva quando ero piccolo, chiudere gli occhi e con l'aiuto dei soli profumi e dei sapori viaggiare nel tempo.
    Complimenti anche per le fotografie, fantastiche.

    Passa dalla mia cucina se ti va, altro luogo di cucina tradizionale e familiare.

    A presto,

    Paolo

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  19. che meraviglia questo post e che tenerezza come parli dei tuoi nonni...io ho la fortuna di averli ancora i miei nonni...3 vecchietti di 84 anni che ora sono bisnonni dei miei 2 bimbi....:)) anch'io sono cresciuta in casa con loro e quelle croste del formaggio sciolte sulla stufa me le mangio ancora volentieri...sono una favola!!!! Anche la zuppa dev'essere buonissima!

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  20. bellissimo post, poetico e pieno di emozione, è sempre bello condividere e aprire il blog ai nostri ricordi.
    Un abbraccio
    loredana

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  21. grazie, non sapete quanto mi fa piacere leggere i vostri commenti... faccio del mio meglio per passare da tutti voi...

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  22. Ciao! La zuppa sarà senz'altro buonissima, ma l'idea delle foto è davvero struggente. Penso che aggiunga un sapore in più, quello del tuo bellissimo ricordo. *_*

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  23. ma che bel post che mi ero persa! comlimenti!

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  24. sai quante cose belle tue mi perdo..... sono contenta, ci ho messo il cuore in questo post... fra i miei ricordi più belli della vita...
    ciao aria, ti abbraccio, e grazie!

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  25. Noooo... mi hai fatto piangere...il tuo post è bellissimo e commovente e la zuppa dei tuoi nonni ha tutto il sapore dei bellissimi ricordi che conservi con tanto amore. Complimenti davvero cara

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    1. non volevo... volevo solo trasmettere la tenerezza dei miei ricordi.... anche se a dire il vero mi sono sciolta in lacrime anch'io, mentre lo scrivevo...
      scusa.... :-)
      un bacione!!

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  26. complimenti...anche io ho scritto della mia infanzia con la nonna (che abitava con me oltretutto) e anch'io ricordo il profumo della buccia degli agrumi sulla stufa e ti capisco: anch'io non ho potuto trattenere le lacrime mentre scrivevo il mio post.Di solito si dice "Cuore di mamma", noi siamo "cuore di nipote". Se ti va, passa da me...ciao

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    1. mi sa che ti ho letta... ma siccome sono una pasticciona, torno e guardo.... questo della simo è stato un bellissimo contest, pieno di emozione....
      ciao, grazie di essere passata a salutarmi, adesso arrivo....

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sarò felice di trovare qui i vostri consigli, i pensieri e le opinioni. vi aspetto!!!!