venerdì 28 novembre 2014

crackers alla paprika dolce con pasta madre non rinfrescata


da oggi, e non so dirvi per quanto e ogni quanto, parte la nostra nuova rubrica "le mamme pasticcione".tadaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
per spiegarmi meglio faccio un passo indietro: da quando mi sono trasferita, lasciando casa, vita e amici a milano, è iniziato per me un periodo piuttosto duro e tristolino.
non mi sono adattata subito a tutte queste nuove realtà (alcune delle quali per niente positive).... poi un bel giorno mi spunta fra gli scaffali dei libri di un ipermercato una mia vicina di casa, e le rivolgo la parola, un pò timorosa, frenata dall'argomento antipatico che le sto per introdurre e dal suo aspetto riservato, austero e asciutto, forse dato anche dal suo fisico così lungo e snello.
da lì, una volta superato e risolto l'argomento di cui sopra (che non sto a raccontare perchè di una palla mortale) è sbocciato piano piano un amore.
infatti la mia vicina si è rivelata una fulminata, fuori come un balcone, piena di senso dell'umorismo, integerrima e generosa, sfasata come me, come me piena di idee che si sovrappongono non lasciando nemmeno il tempo ad una realizzarsi che ce ce ne sono già mille in coda, voglia di fare da vendere, mani magiche che non solo creano bijoux che prima o poi vi faccio pure vedere, ma che anche in cucina producono meraviglie.
lei mi ha aiutata a tornare serena, e ogni giorno è fonte per me di condivisione, risate, stimoli ed energia.
naturalmente l'ho impestata con la pasta madre: la prima volta  l'ha uccisa, la disgraziata, ma poi la seconda,  che doveva essere un esubero monouso, zitta zitta l'ha rinfrescata ed accudita, ci ha fatto amicizia,e dalla lina è nata la gina.
che ha iniziato da subito a sfornare delizie, altro che i laterizi dei miei primissimi esperimenti di lievitazione naturale!!!
e da qui è nata l'idea della rubrica: una volta ogni tanto, quando capita, quando c'è tempo.....a cazzo diciamo (visto che è un procedimento che vien bene anche a lei!) prendo una sua ricetta, la fotografo, o la rifaccio e ci faccio un post.
oggi sono i suoi crackers con esubero: io li ho fatti con la paprika invece che l'origano perchè l'avevo appena comprata e come i bambini dovevo usarla subito.
prossimamente i brigadeiros , forse, sempre che abbia voglia di rifarmeli e di scrivermi la ricetta ( e chi ha orecchie per intendere intenda)
niente di che, solo un'occasione in più per noi per fare qualcosa insieme: o spese, o ricette, o chattate notturne da quoziente intellettivo col meno davanti.... tutto dannoso tranne le camminate mattutine e la speranza, condivisa, di diventare un giorno consuocere!
vero socia?

la riporto paro paro come me l'ha data lei

100 gr pasta madre
50 gr. farina 0
18 ml acqua
8 ml olio
1 pizzico di sale abbondante 
origano (per me paprika dolce in polvere)

sciogliere la pasta madre nell'acqua e poi aggiungere la farina. iniziare a impastare e poi aggiungere l'olio e il sale. 
se l'impasto risulta troppo appiccicoso aggiungere un altro po' di farina.


lasciare riposare per 30 min e poi tirare una sfoglia di qualche millimetro..
tagliare con la rotella i crackers


porli sulla leccarda con carta da forno  e bucherellarli con i rebbi della forchetta. 
spennellare con olio e spolverizzare con un po' di sale e origano.
infornare a 190° a metà altezza per circa 12 minuti.
se riuscite lasciateli raffreddare sulla griglia, ma secondo me finiscono prima....


versione originale, origano e formaggio:



ebbasta con sta storia che non si sa dove mettere gli esuberi!!!!!!!!
quindi aspettiamo di vedere che cosa produrrà l'unione dei due neuroni, piccoli ed anziani, ma arzilli e funambolici, in questa rubrica spot, senza scadenze, senza appuntamenti fissi, senza pianificazione alcuna.
le due bernarde vi salutano, sperando che questa idea vi piaccia almeno la metà di quanto piace a noi, e vi rimandano alla prossima volta.
a cazzo.
ops........


mercoledì 26 novembre 2014

insalata mix di quinoa e legumi ai porri


ma anche da voi vengono i giardinieri quando piove??
ma chi li paga questi qua che tagliano l'erba bagnata, che poi si trasforma in un pastone che nemmeno il bolo ruminato dalle mucche!?!!
ed ecco qua la musica del trattorino che fa da sottofondo a questo mio post, mentre sorseggio un ginseng al calduccio, picchiettando sulla tastiera e guardando fuori, il cielo grigio e bigio che mi fa venir voglia di kobo e copertina.
si, kobo.
ho ceduto.
non avrei scommesso un euro che sarei riuscita ad abbandonare la mia amata carta, il suo profumo dolce misto all'inchiostro, la consistenza calda e ruvida sotto le dita.
non riuscivo a prestare i libri, ne ero gelosa come una fidanzata insicura e paurosa.
e invece ci ho provato, e aveva ragione il mio amore quello alto: certo non ha il fascino del libro, mi manca un pò anche il suono della pagina che gira, ma è talmente comodo (soprattutto in queste nottate invernali, sotto il piumone, nelle posizioni più improbabili) ed economico, che ho miseramente ceduto.
e vogliamo parlare delle centinaia di libri a portata di mano, che non si impolverano,  non si nascondono l'uno con l'altro quando ne cerchi uno in particolare sulle mensole, e non si devono chiamare muletti e transpallet quando si pulisce la libreria?
kobo promosso.
kindle no perchè troppo sofistico, fa il difficile, vuole solo che gli compri certi libri e altri manco li prende in considerazione.
ma vai via,và.... in questa casa quelli che fanno i sostenuti non sono ben accetti.

per 4 persone

200 gr quinoa mix biobon melandri gaudenzio
200 gr lenticchie nere beluga  bio melandri gaudenzio
100 gr fagioli bianchi di spagna bio  melandri gaudenzio
1 porro grande
3 foglie alloro
sale e pepe bianco
olio extra vergine di oliva bio

lavare e mettere in ammollo la quinoa e i legumi come da istruzioni sulla confezione (io un'intera notte).
scolare e lasciar riposare.


cuocere come da istruzioni gli ingredienti (io ho cotto insieme quinoa e lenticchie, con l'alloro, rispettando i diversi tempi di cottura, mentre i fagioli separatamente).
scolare.
nel frattempo avremo preparato il porro mondandolo, tagliandolo a rondelle e facendolo stufare in una capiente pentola wok con un filo d'olio extra vergine di oliva.

wok in ghisa e spatola legno e silicone le creuset
una volta pronto il porro incorporare la quinoa e i legumi e mescolare, condendo con olio a crudo e pepe, aggiustando di sale a seconda dei gusti.


servire caldo o freddo (adesso è moooolto meglio caldo), con un bicchiere di buon vino novello.



se avanza copritelo e il giorno dopo è ancora più buono.


altro esperimento riuscito per continuare la mia ricerca di cose salutari ma diverse e sfiziose.
promosso anche tu!
buon appetito e buon pomeriggio, io vado a pensare al prossimo pasticcio.
fare i bravi, eh, che fra poco è natale......

venerdì 21 novembre 2014

pandoro giorilli con pasta madre: foto-cronaca di un parto



nessuna preparazione particolare, questa settimana: giorni dedicati al rinfresco compulsivo della lina, al travaglio e alla nascita del mio primo pandoro con pasta madre.
lo so, il risultato è brutto da far venire il cimurro (colpa dello stampo non proprio adatto e del fatto che si è appiccicato alle punte e che è cotto un pò troppo e che si è staccato il culetto... insomma un disastro!) ma buono, ma buono.... questo per dare speranze ad altri pasticcioni come me: se ce l'ho fatta io!!!!!
comunque tutto merito del maestro giorilli e dei mitici fables, che non solo l'hanno condiviso ma mi hanno assistito, ginecologo ed ostetrica, in questo parto, difficile ed emozionante com'è giusto che sia un evento di tale portata.
nel loro gruppo pasticcando con i fables ho trovato da loro e da altri membri, in tempo reale, sostegno, aiuto, incitamento, affetto, nonostante il primo scoglio io l'abbia incontrato impastando all'ora di cena: amici virtuali hanno cenato probabilmente chattando a tavola, chiedendomi foto ed impressioni, ed io ho seguito passo passo i loro consigli, arrivando ad un risultato che si è rivelato un pieno ed inaspettato successo, nonostante l'aspetto un bel pò ammaccato.
grazie quindi a questa grande famiglia, che mi è stata vicino facendomi imparare, ridere e credere in me stessa.
<3

18 novembre ore 19 e rotti: disastro!!


claudio ore 19.50: "non è incordato, rimetti in planetaria e fai lavorare..."
eva ore 19.56 : "sbattilo con la foglia, aumenta la velocità! quando incorda passa al gancio"
io ore 19.59: "foglia a 4... dottore, lo stiamo perdendo..."
eva ore 20.00: "no, vedrai che incorda... respira..." (mi ritorna in mente la sala parto....)


claudio ore 20.05: "fermati, vai mezz'ora in freezer, e poi ricominci con il gancio..."


eva ore 20.48: per me ora ci sei. vedrai come si pirla ora (non a me eh, fai la palla, ndr!)


...incitamenti vari....
claudio ore 21.10: "bhe son contento"

19 novembre

io ore 11.34: "seconda puntatura: ma ste bolle?" (chiedo dagli abissi della mia ignoranza)
cristina ore 11.37"è la maglia glutinica, segno buono"
carlotta ore 11.50. "si formano durante la pirlatura... in puntatura fa la pellicina e la buona maglia trattiene tutto dentro, anche le bollicine d'aria"
io: sospiro di sollievo.
poi altro dubbio: avrò pezzato giusto???
carlotta ore 11.56 "monica pesa l'acqua che ci va dentro e dicci....
io ore 11.57. "cacchio l'ho già imburrato"
e qui ci stava un bel "e allora vaffanculo eh, anche te ce la metti tutta per complicare le cose.
e invece:
carlotta ore 11.59: "ufff... e prova a metterci di dentro un sacchetto e poi l'acqua..."
faccio. il sacchetto perde. si bagna tutto. lavo lo stampo, lo riimburro ma non dico niente altrimenti mi mandano giustamente a cagare.
carlotta ore 12.04: "è da 750 grammi"
ok, ho pezzato giusto. meno male, almeno quello!
ripirlo e metto nello stampo.
ho doppato troppo la lina e mi cresce a dismisura in sole 3 ore e mezzo.


io ore 16.04: "porla paletta... inforno"
maria ore 16.18: "veloce veloce!!"
e qui parte una filippica sulla stranezza (bruttezza) dello stampo: concordo pienamente, eppiure qualcuno con il gusto dell'orrido mi chiede dove l'ho preso....
cottura. è mica finita qui.....


io ore 17.53: "è che 60 minuti sono passati ma mi da 90°
eva ore 17.53" se sei sicura della pila del tuo termometro aspetta i 94°"
eva ore 17.56: "non si toglie dal forno eh, per misurare?!"
io ore 18.01: "accazzo... rifo!" (ennesima figura da cioccolataio....)
io ore 18.05: "a 89.90 è partito il termometro"
eva ore 18.05: "la sonda esce asciutta?"
io ore 18.06: "si, già da prima"
eva ore 18.07: "ok sforna"

                                                                       è natoooooooooo!!!!!!!!!!

evitiamo la cronaca dell'uscita dallo stampo una volta raffreddato e ditemi se dopo sto calvario non possiamo ritenerci soddisfatti del risultato, nonostante tutto!
ogni scarrafone è bbell'a mamma soja....



quindi ancora infinitamente grazie, questo pandoro è figlio mio e nipote di tutti.
grazie di cuore a tutto il gruppo fables, anche a chi ha seguito in silenzio e poi mi ha fatto emozionare con commenti pieni di passione, di tenerezza e di coinvolgimento.
naturalmente la ricetta seria la trovate qui


e, last but not least, grazie anche ai miei amori, a quello alto e a quello basso: il primo mi ha aiutato sostenendomi, lavandomi tarocchi e ciotole, condividendo un sorriso e osservando con me il nascere dell'incordatura.
il secondo per aver pazientato, giocato e mangiato a tavola da sola senza troppe tragedie
senza l'aiuto di tutti voi non ce l'avrei mai fatta!
ciao pasticcioni, buon fine settimana, io adesso vado in quarantena....

sabato 15 novembre 2014

risotto curcuma e rosmarino con pecorino sardo


Per 4 persone

400 gr riso  acquerello
curcuma in polvere
rosmarino essiccato
1 scalogno
3 cucchiai olio extra vergine di oliva
brodo vegetale
pecorino sardo stagionato
1/2 bicchiere latte parzialmente scremato
1/2 bicchiere vino bianco secco


mondare lo scalogno e tagliarlo a rondelle: farlo dorare nell'olio, poi aggiungere il riso e farlo tostare.

risottiera in ghisa smaltata  le creuset
sfumare con il vino e iniziare ad allungare con il brodo, mescolando spesso.
a metà cottura aggiungere la curcuma e il rosmarino (quantità a seconda dei gusti, per me mezzo cucchiaino abbondante), e verso metà cottura allungare con il latte invece che il brodo.


impiattare, guarnire con scaglie di pecorino e rosmarino.




con questo diciamo addio al caro, vecchio risotto alla milanese: è molto più goloso e poi sappiamo quanto fa bene la curcuma.
quindi abbondiamo!

vi piace la mia ballerina, che da quando  fa danza classica sta perdendo le movenze da capodoglio spiaggiato ereditate dalla mamma ??




ciao, fate i bravi eh !! ??!?


venerdì 14 novembre 2014

sandwich di frolla al fior di sale con burro di arachidi


ma se vi raccontassi di come ho lasciato le chiavi di casa in macchina, messa nel box e chiuso lo stesso con la maniglia?
quanti punti guadagnerei per il concorso a premi "vota il più pirla"?
mi sono ritrovata, al ritorno dal mio dentistell, con 25 chili di farina in terra, scaricati dalla macchina prima di chiuderla, con una pioggia che manco noè ai tempi d'oro, sola e abbandonata, senza fissa dimora, nel corsello dei box a smadonnare come un muratore bergamasco.
la cosa diabolica è che mi era già successo, a milano.
allora avevo ben pensato di tenermi una chiave del box di scorta nel portafogli, per non mobilitare i soccorsi e farmi portare le chiavi dal papi che un giorno è là e un giorno più lontano ancora.
se non che mi hanno rubato il portafogli, che ho ricomprato senza reintegrarlo della chiave, così quando abbiamo cambiato casa proprio non ho pensato a questo accorgimento.
fatto sta che ero fuori, come un micio randagio fradicio di pioggia.
in soccorso è arrivata la mia socia, vicina di casa e amica preziosa, che mi ha adottata per un pomeriggio, dandomi un tetto e un caffè caldo e sorbendosi il mio repertorio di auto-insulti.
però è stato bellissimo... chiacchiere e merenda senza far niente, ridendosi in faccia e parlando di tutto e di niente.
quasi quasi le chiudo dentro ancora.....

per 20/25 sandwiches

400 gr farina 00
200 gr burro
200 gr zucchero
2 cucchiaini colmi fior di sale
burro di arachidi
2 uova (o un uovo e un tuorlo, a seconda delle dimensioni)

impastare con la frusta piatta la farina, il sale e il burro freddo, tagliato a pezzettini, fino ad ottenere uno sfarinato grossolano.
aggiungere le uova e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo, al quale andrà data la forma di una palla, da ricoprire con la pellicola per essere deposta in frigo per almeno un'ora, fino a che si indurisce un pò.
togliere dal frigo, stendere con un mattarello uno strato di frolla di circa mezzo centimetro e formare i biscotti.
mettere sulla leccarda con la carta forno ed infornare a 180° statico per 8/10 minuti e togliere non appena si dorano i bordi.
lasciar raffreddare i biscotti su di una griglia, spalmarne uno con il burro di arachidi e chiudere con un altro.


allestimento della tavola: green gate

una botta di calorie, ma se si riesce a gustarli lentamente, e con moderazione sono davvero un'esperienza extra-sensoriale....



buon fine settimana, se dopo questo post non vi sono scoppiate le coronarie!

martedì 11 novembre 2014

zuppa vegetale al profumo di mandarino


e con questo bel tempo (che non commento perchè sono una signora) ce la vogliamo preparare una bella zuppa calda?
ve la lascio al volo, vado ad infognarmi in tangenziale che ho il mio dentistello che mi aspetta, poi la mia amica per un caffè e la mia scorta di farina, e spero di fare in tempo a ritirare a scuola il mio amore, che stamattina quando l'ho svegliata aveva un profumo di fiori e di vaniglia, sul collo e nei capelli, che me la sarei mangiucchiata.
stasera saprà di foglie bagnate, di matite temperate, di gesso sulla lavagna, di risate al banco e peluche nascosti nello zaino, di pagine piene di orecchie...
e sarà un fiume in piena di parole, cosa abbiamo fatto, chi è stato monello, chi ha mangiato e chi no, la festa di compleanno della mia compagna...
ceneremo e poi il lettone ci aspetta per la nostra serata mastechef, tu ed io sotto il piumone....

per 3/4 persone

1 melanzana grande
1 patata grande
1 zucchina
1 dozzina pomodorini grappolo
1 cipolla
olio extra vergine di oliva al mandarino marina colonna
sale
acqua
pecorino romano qb


lavare e mondare le verdure.
sbucciare la melanzana, la cipolla e la patata e tagliare a dadini di dimensione il più possibile uguale.
tagliare anche la zucchina allo stesso modo e mettere tutte le verdure (i pomodorini interi) in una casseruola capiente.


versare qualche cucchiaio di olio al mandarino e far stufare per almeno mezzora, mescolando ed aggiungendo acqua al bisogno.
quando le verdure risultano ben cotte, impattare e condire con abbondante pecorino romano grattugiato, o meglio ancora in scaglie (anche a dadini piccoli va bene, anzi, è piacevole trovare pezzettini di formaggio da sgranocchiare!)

casseruola in ghisa cotton cm.20
pirofila monoporzione ovale in gres nero
spatola legno e silicone bianco
tutto le creuset

a piacere aggiungere olio a crudo, senza esagerare per far si che il mandarino resti un sentore e non sovrasti i sapori.
è consigliabile usare il pecorino romano e non il parmigiano per bilanciare con il salato il dolcino dell'olio al mandarino.



buona settimana e fate i bravi, eh.... non dimenticate l'ombrello!!!!

giovedì 6 novembre 2014

torta salata con friarielli, alici piccanti e parmigiano


questa mattina primo esperimento del pane cotto in pentola.
bella pagnottona, lievitata bene,  spirale perfetta grazie alla fortuna del principiante, infornata, profumo celestiale in casa....ecco, sul resto soprassediamo, facciamo finta di niente... pane in pentola??!?
chi ha parlato di pane in pentola? !!?! ??
avrei dovuto saperlo fin dal risveglio, che oggi non sarebbe stata giornata .... dolore intercostale, gambe molli, nanetta più ciarliera del solito, lenta da far venire l'esaurimento, vive nel suo mondo com'è giusto che sia a 6 anni.
ma il tempo passa, tre quarti d'ora e lei ancora lì, incantevole nel suo pigiamino rosa, meravigliosamente spettinata, tutta presa da fate, peluche e scuola di ballo.......
a me sale la pressione, sento l'embolo in agguato, la vesto come avesse 2 anni e mi butto fuori senza nemmeno aver lavato la faccia.
e ora son qua, con blogger che di sua iniziativa mi traduce le frasi (molto gentile da parte tua ma chiccazzo te l'ha chiesto??!), mi mette tutte le maiuscole, cancella intere frasi, e inserisce parole nel contesto che non c'entrano niente.
quindi chiudo qui che, come si dice in francese, mi son già rotta le balle.

per 1 torta salata diam. 26/28

1 rotolo sfoglia pronta
350 gr circa friarielli già mondati
5/6 alici in salsa piccante rizzoli
acqua al bisogno
parmigiano (o grana padano) in scaglie e grattugiato
latte macchiato

bollire i friarielli in acqua leggermente salata e farli saltare in padella una capiente tipo wok, insieme alle acciughe e un paio di cucchiai della loro salsa, fino ad ammorbidirli bene.
stendere la sfoglia mantenendo la sua carta forno, bucherellare il fondo e fare un primo strato di friarielli.
ricoprire con uno strato di grana in scaglie grosse.


aggiungere altri friarielli e ricoprire con il parmigiano grattugiato.


chiudere i bordi della sfoglia, spennellarli con il latte ed infornare a 170/180° per una mezz'ora circa, nella parte bassa del forno.
sfornare e gustare tiepida.


tovaglietta in cotone  green gate


buona giornata... si fa per dire.....

lunedì 3 novembre 2014

risotto zola, mele e noci


ultimo giorno di sole, cosi dicono.
il meteo consiglia di munirsi di canotti e boccagli, quindi prima e ultima camminata della settimana e poi torniamo a giocare alla casalinga.
prima cosa il rinfresco della lina, per darle modo domani di regalarci nuovi profumi dal forno.
poi coccoliamo un po la casa (che immagine poetica delle noioserrime pulizie quotidiane !!), lavatrici, asse da stiro e compagnia cantante, il tutto cullato dai ricordi del fine settimana  appena trascorso.
la domenica mattina è il momento più bello di tutta la settimana, per me, lo dico sempre: il tempo di rotolarsi un pò nel lettone, poi colazione e divano, a goderci ancora il dolce far niente del giorno di festa.
un po di ginnastica in compagnia, fuori a pranzo, poi i sorrisi e gli occhi lampeggianti di gioia e di divertimento della piccola al luna park (avresti potuto fare di meglio però, dede....)
il trenino si, bello, ma è un po da piccoli


lo scivolo però è da grandi, mi fa paura, scendo con la mamma ... ma poi è talmente divertente che la paura mi passa e voglio lanciarmici da sola




la prima volta sulle catene


e poi saltiamo fino allo sfinimento, tanto stasera non ci addormentiamo prima lo stesso



il tuo sorriso è il senso della mia vita !!


5/6 persone

500 gr riso  acquerello
1 mela golden
150/200 gr di gorgonzola dolce
8/10 noci
1 noce burro
3 cucchiai olio extra vergine di oliva
1 scalogno grosso
brodo vegetale
1/2 bicchiere vino bianco secco
1 bicchiere latte

pulire lo scalogno, tagliarlo a rondelle e farlo dorare con l'olio e il burro.
aggiungere il riso, farlo tostare e sfumare  con il vino bianco.
sbucciare le mele e tagliarle e pezzetti
aggiungere metà delle mele e mescolare.


risottiera in ghisa l e Creuset
proseguire la cottura del riso aggiungendo brodo vegetale poco alla volta.
a metà cottura aggiungere il resto della mela: verso la fine allungare con il latte e aggiungere il gorgonzola a pezzi.
impiattare ed aggiungere le noci, in pezzetti o a metà, a seconda dei gusti più o meno scrocchiarelli,






buona settimana , alla prossima!