venerdì 27 settembre 2013

danubio dolce alla ricotta e cioccolato al latte


è un momentaccio, e non solo per me, ma ho riflettuto.
ognuno di noi ha piccoli o grandi ostacoli da superare ogni giorno: c'è chi va in panico se sale sulla bilancia e si trova due etti in più, c'è chi affronta difficoltà vere, dolori e battaglie magari anche perse in partenza, con grande coraggio, dignità, e magari ci fa pure scappare un sorriso.
io non appartengo a nessuna delle due categorie, per fortuna mia, quindi lamentarmi si ma non più di tanto.
siamo tutti qua, stiamo bene, il lavoro non manca, quindi credo di essere già una privilegiata.
quindi muta!
è alle persone che ogni giorno lottano per arrivare a sera, uomini e donne che hanno a che fare con la sofferenza, i soprusi, la maleducazione, la povertà, la malattia, la solitudine, e non hanno il tempo di farsi venire le fisime per una scemenza, che riescono a non perdere la forza, l'ottimismo e sorridono ancora abbracciando i loro figli, che dedico questo momento di dolcezza


200 gr manitoba
150 farina 00 antigrumi
15 gr lievito fresco
50 gr zucchero
50 gr burro beppino occelli
1 pizzico sale
1 uovo + 1 tuorlo per spennellare
100 gr cioccolato
100 gr ricotta fresca
150 gr latte

mettere le farine, lo zucchero e il sale nella planetaria con la frusta piatta e far girare per qualche secondo.
riscaldare leggermente il latte e far sciogliere il lievito.
lasciar riposare 5 minuti.
versare il lievito disciolto poco alla volta mentre la frusta gira a bassa velocità.
aggiungere l'uovo, il burro morbido e il latte ed impastare fino ad ottenere un composto molto morbido ed appiccicoso.


nel frattempo fare sciogliere il cioccolato a bagnomaria ed incorporare la ricotta.


stendere l'impasto su di un piano infarinato con l'aiuto di un mattarello.


formare dei quadrati con un coltello e mettere al centro di ognuno un cucchiaino di farcia.


richiudere, formare una pallina ed assicurarsi che sia ben sigillata.


deporre le palline in una teglia ben imburrata ed infarinata.
spennellare con un tuorlo sbattuto.


infornare a 170/180° per circa 20/25 minuti, dipende molto dal forno.
lasciar raffreddare bene prima di servire.


allestimento completo della tavola: green gate


e guardate che cosa si spalanca al primo morso....


buon fine settimana... e chi, come me, ha più motivi per essere felice che triste, si fermi a riflettere e goda appieno delle cose belle....

martedì 24 settembre 2013

pane arabo con esuberi di pasta madre


non vi racconto cosa è successo oggi perchè fra le tante cose una potrebbe ammazzarvi dal ridere.
io ci ho pianto ma faniente: sono solo stanca, infastidita, innervosita, sto maluccio da tre giorni (ho l'oki che mi circola al posto del sangue) e ne ho piena la scuffia (per non dire le balle che non è fine)
dormo poco e male, ma almeno riesco a trovare il tempo per leggere.
mi guardo allo specchio e mi vien voglia di mandare in galera un paio di parrucchieri.
mi muore il telefono, e questo ha anche i suoi lati positivi.
e poi vogliamo parlare del pavimento della nuova casa??
no, non ne parliamo che è meglio.
comunque a conclusione di questa magnifica giornata mi succede questa roba qua che non vi dico ma che neanche a fantozzi: comunque sono ancora qui, incrocio fra donna e cassonetto della pattumiera, e vi lascio questo pane rubato qui e seguita paro paro, fotografato a cazzo (attività che ultimamente mi viene sempre meglio) ma tanto tanto buono.


100 gr pasta madre non rinfrescata
300 gr manitoba
150 gr acqua
1/2 cucchiaino zucchero
1/2 cucchiaino sale scarso
1 cucchiaino olio extra vergine
farina di semola di grano duro

semplicissimo: le farina nella planetaria, la pasta madre a pezzetti, lo zucchero e l'acqua: impastare con il gancio a velocità 1 e poi 2 per 5 minuti.
quando l'impasto è omogeneo aggiungere il sale e continuare ad impastare per altri 5 minuti circa.
ungere una ciotola di olio, formare una palla e lasciare lievitare coperto da pellicola e/o panno per tre ore.
passato il tempo per la prima lievitazione dividere l'impasto in 4 o 5 parti, formare delle palline che poi andranno stese con le dita, come si fa per la pizza.

tovaglietta green gate

altre 2 ore circa per la seconda lievitazione, che per me è avvenuta a forno spento socchiuso.
io ho infornato a 180° per una ventina di minuti e sono venuti belli bianchi, soffici come nuvole.


portapane e tovaglia green gate
mettere a fuoco no, eh??!
queste foto mi fanno capire non solo che non tempo nè testa per il blog, ma anche e soprattutto che è giunta l'ora di andare dall'oculista.
inutile far finta di niente.....

venerdì 20 settembre 2013

frittata al forno con peperoni


andiamo ancora di svuotafrigo, una settimana di tempo prima del giro di boa della vita, ansia che si impenna, cartoni che regnano sovrani in ogni angolo delle stanze (e anche in mezzo, se vogliamo dirla tutta!), alcuni pezzi di puzzle che si incastrano, altri che non ne vogliono sapere.... morale che siamo qua come in un deposito a pagamento e ancora non sappiamo quando ci metteranno le porte, quando i lavandini, quando la cameretta....
non ho più l'età per vivere nell'incertezza... da ragazza mi divertiva, ora mi fa salire la pressione.....

per 2 persone

4 uova
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
4 cucchiai parmigiano reggiamo grattugiato
1 pizzico sale
1/2 dado vegetale
olio extra vergine di oliva per ungere le pirofile
pepe nero

lavare e mondare i peperoni, tagliarli a cubetti piccoli e farli saltare per 15/20 minuti con il dado vegetale e un goccio di acqua.
montare a neve gli albumi e sbattere i tuorli con una frusta a mano, insieme al sale.
mescolare i ìl parmigiano ai tuorli, unire i peperoni ed incorporare piano piano l'albume montato, con lenti movimenti dal basso verso l'altro per cercare di non farlo smontare.
ungere le pirofile con un cucchiaino di olio extra vergine, versare il composto ed infornare a 200° per una decina di minuti.
spolverare con il pepe e guarnire con un ciuffetto di basilico.


pirofile in gres le creuset


aggiornamenti della casa?
eccoli.....
non mi sembrano confortanti....





mah!!
ciao pasticcioni, alla prossima.... forse......



martedì 17 settembre 2013

tzatziki alla menta


abbiate pazienza ancora per qualche ricetta, poi mi fermo e vi lascio in pace.
il trasloco incombe, la casa è invasa da cartoni che aspettano di essere trasportati nella loro nuova dimora, tutti ammonticchiati, catalogati e scocciati.
e come in una sorta di riproduzione asessuata, svuoto cassetti e armadietti, butto via, smisto, regalo, e sono sempre pieni.
questa qua qualcuno me la deve spiegare.
insomma, qui regna il delirio, l'anarchia degli oggetti, la casa sta andando a rotoli.
ma siccome per campare dobbiamo nutrirci, allora prepariamo qualcosa all'insegna del consumare il più possibile, e perdonatemi se le foto sono sempre più orrende: il tempo manca, la vista cala....


170 gr yogurt greco magro
1/2 cetriolo
2 cucchiaini olio extra vergine di oliva biologica
1 pizzico sale
2 spicchi aglio privati dell'anima
un cucchiaino succo di limone + foglie di lippia se disponibili
4/5 foglie di menta piperita

grattugiare finemente il cetriolo, perfetto lo zester microplane, lasciando qualche minuto la purea ottenuta su dei foglia di carta casa per far assorbire tutta l'acqua che rilascia.


liberare gli spicchi d'aglio dalla parte interna, per rendere l'aroma meno aggressivo, e grattugiarli sempre con lo zester.
mescolare lo yogurt con il cetriolo, aggiungere il succo di limone e il sale, poi l'aglio e le foglie di menta lavate e tritate molto finemente.
lasciar riposare in frigo per qualche ora, anche un giorno, per farlo insaporire bene prima di servire.

ceramiche tessuti green gate

io l'ho mangiato (divorato è il termine più adatto) spalmato sulle fette di panCrispy bio al sesamo di matt&biofunction, croccanti e ricche di fibre, che fan bene al corpo e all'anima!



e per l'alito.... ci pensiamo un'altra volta!!!

domenica 15 settembre 2013

pane di semola di grano duro con esuberi di pasta madre


che emozione....
come vi dicevo qui, ho adottato la pasta madre da gaia, alla quale sarò eternamente grata non solo per la pasta ma per tutto l'aiuto e l'assistenza che, fra il serio e il faceto, mi dispensa quotidianamente seguendo la cottura del pane come fosse un parto di diretta.
non credo avrei ottenuto questi risultati senza di lei, fatto sta che ora è scoppiato l'amore con la mia lina (diminutivo di ercolina, vista la forza con la quale ha affrontato il viaggio, arrivando fra le mie mani in forma smagliante e scoppiando di salute nonostante il rinfresco ritardato.... mica potevo chiedere a mio cugino di rimandare il matrimonio!!!)

la ricetta è presa paro paro dal blog di patrizia, che diventerà, con altri e con gaia la mia bibbia.

Con Esubero di PM solida (40-50% d'idr.) se non è esageratamente acida:
500 gr semola rimacinata di grano duro bio
180 gr di PM,
370 gr di acqua fredda di rubinetto (oppure *420 gr per una maggiore apertura della mollica), (io 400 gr)
12 gr di sale.

ho seguito lo stesso procedimento, scusatemi se non lo riporto ma vi rimando a pat, ma sono davvero di corsa, e per la cottura sono stata accompagnata da gaia, che tenevo aggiornata con una cronaca dettagliata e documentata, dal forno.
lontano dalla perfezione, lontano da quello di patrizia, ma soddisfatissima e felice del risultato: prima volta con la pasta madre, prima volta con la semola.
pane ottimo, solo un pochino duretto il giorno dopo.




mentre scrivo ho i miei primi arabi a lievitare: non vedo l'ora!
confermo: è l'inizio di un grande amore!
ciao, fate i bravi eh, non datemi pensieri che sono già invasata!
non vi dico cos'ho fatto oggi.... ho già fatto venire mal di schiena alla simomia....
:-)


venerdì 13 settembre 2013

yogurt greco gelato con anguria e pinoli



ho la pressione a 1000, mi sta partendo un embolo: il 27 abbiamo il trasloco e io sono, come si dice dalle mie parti, al campo delle cento pertiche.
tutto da inscatolare, libri (ho sempre pensato di averne tanti, ora mi accorgo che sono troppi!), piatti, bicchieri, pentole e caccavelle, vestiti, giocattoli (idem come sopra), ratatuija di ogni genere, piante....
e poi non vuoi tenere i primi vestitini, i primi giochi, i primi disegni, tonnellate di foto e di ricordi, i primi sassolini che mi da regalato, poi siamo passati ai fiori che giacciono risecchiti in un vecchio vasetto di omogeneizzati...
vestiti nei quali non entro più, la salopette "di ordinanza" che custodiva il mio pancione modello capodoglio spiaggiato, un cucchiaino di ceramica spezzato a metà, lettere testimoni di un amore struggente, vecchie foto accartocciate che mi ritraggono con la tutina bianca  fra le braccia del mio papi in un suo raro giorno di riposo, dieci anni di scartoffie, bollette e bollettini, regali, scarpe, anni di gaetane (borse, ndt) ricevute in dono, ho perfino i primi dentini delle mie bambine in un carillon di legno, che mi ricorda le sere d'inverno della mia infanzia...
marò quanta roba, mi è gia salita a 2500....
sull'onda dei ricordi preparo questo dessert che richiama quello che è stato il liet-motiv delle mie due ultime estati: l'insalata con anguria, feta e pinoli che trovate qui.
me ne sono nutrita come se non ci fosse un domani, in maniera quasi ossessiva tanto mi piace, fino a farmi prendere in giro da tutti, perfino dalla mia piccolina, che me la prepara anche con i suoi ingredienti finti.
ma che male c'è??? fresca, sana, completa e light.
non fosse che poi chiudo la cena con un paro di magnum white!

per 1/2 persone

200 gr yogurt greco 0,1
2 cucchiai latte
1 cucchiaio miele dal sapore leggero
1 cucchiaio zucchero di canna  bronsugar malawi distribuito da d & c
100 gr anguria a cubetti piccoli
1 cucchiaio pinoli

con questo aggeggino a cui ho fatto il filo per parecchio è un gioco da ragazzi: potete preparare un dessert sano e golosissimo con l'aiuto dei vostri bambini, e poi gustarlo insieme in questo ultimo scampolo d'estate.
basta ricordarsi di riporre in freezer lo slush & shake maker, reperibile online su cooking shop il girorno prima, poi versare lo yogurt allungato con un paio di cucchiai di latte e con il miele, mescolare per qualche secondo poi lasciar riposare un minuto.
ripetere l'operazione per 6/8 minuti ad intervalli di 60 seconda grattando dalle pareti lo yogurt congelato, fino ad ottenere una bella crema densa.
aggiungere l'anguria tagliata a cubetti molto piccoli, guarnire con i pinoli e con un cucchiaio di zucchero (questo, con i suoi bei cristalli grossi, è molto decorativo).
finito, pronto da mangiare.


che se fate in fretta a finirlo o lo versate in una ciotolina, in men che non si dica ne fate un altro!

tovaglietta in cotone trapuntato green gate

resta di stucco, è un barbatrucco!

martedì 10 settembre 2013

fusilloni freddi pesca, lime e speck


ma non ero io quella che nell'ultimo post dava il benvenuto all'autunno, con i suoi colori caldi, già pronta per il profumo di sottobosco, armata di felpina con cappuccio per le camminate mattutine???
ecco, appena finito di scrivere, un caldo che manco a luglio, si stramazza, e allora rimettiamo via il cucchiaio di legno per girare la polenta e riempiamo il frigorifero di alimenti freschi e dissetanti.
questa ricetta è una versione ancora più leggera di una pasta che ho visto qui, un angolino dove vi consiglio di fermarvi qb per entrare nel mondo dolce e profumato di federica.

per 2 persone

200 gr fusilloni la fabbrica della pasta di gragnano
1 pesca noce matura e soda
80 gr speck magro a cubetti
2/3 cucchiai olio extra vergine di oliva biologico
1 rametto rosmarino fresco
pepe nero in polvere
succo di mezzo lime


lavare la pesca, tagliarla a spicchi sottili e condirla con l'olio, lo speck, il succo di lime, il rosmarino ed una leggera spolveratina di pepe nero.


scolare la pasta cotta al dente in abbondante acqua salata, passare sotto il getto freddo e condire.
lasciare insaporire per una mezzora e servire fresca.



brocca ,piatto in ceramica e tovaglietta green gate

una meraviglia: grazie fede <3

ciao, fate i bravi, mi raccomando!!

domenica 8 settembre 2013

cocotte con fichi e cioccolato fondente


forse sta arrivando davvero l'autunno.... questa estate è arrivata tardi e se ne va via presto....
ora ci prepariamo all'autunno, con i suoi colori caldi e rilassanti, l'atmosfera pigra degli ultimi tepori dell'anno, la dolcezza dei cachi che arrivano sulla nostra tavola.
ogni stagione ha il suo fascino, a me non dispiace nemmeno l'autunno, non lo trovo triste e noioso: è coccoloso, morbido, mi piacciono le foglie che scrocchiano sotto ai miei passi nel parco, mi piace l'odore di legno che sento quando cammino, mi piace il cielo grigio che annuncia la pioggia.
è una stagione che mi porta la riflessione, la calma.... e quest'anno mi porterà anche.... cartoni, unghie rotte, polvere, mal di schiena, cambiamenti abnormi, nostalgie, novità, strade perse e ritrovate per caso, risate e battibecchi, volti e voci nuovi, silenzi diversi... accompagnerò la piccola nella sua nuova vita, la terrò per mano... e chissà chi sarà a consolare l'altra.....

per 3 cocottine diametro cm. 10

100 gr farina 00
30 gr fecola di patate
25 gr zucchero
30 gr burro di panna fresca beppino occelli
1/2 bustina lievito per dolci
1 pizzico sale
60 gr cioccolato fondente
1 uovo
100 ml circa di latte
6/9 fichi
pinoli e zucchero a velo per guarnire

nella planetaria mettere la farina, la fecola, lo zucchero. il lievito, il sale e il burro ammorbidito
mescolare con la frusta, aggiungere l'uovo poi il latte a filo, continuando ad impastare.
triturare grossolanamente il cioccolato con un mortaio.
aggiungerlo all'impasto e mescolare fino ad ottenere un composto piuttosto cremoso.


mettere un paio di cucchiai di impasto nella cocottina imburrata ed infarinata, poi uno o due fichi tagliati a metà e ricoprire con altro impasto.
fare lo stesso con le altre cocottine, decorare con pinoli ed infornare a 180° per 15/20 minuti.
sfornare e lasciar intiepidire.
spolverare con zucchero a velo ed affondare il cucchiaio.

mini cocotte in gres le creuset
serie matiere

un salto in paradiso!




questo il nostro dolcetto della domenica, venuto subito dopo un altro "dessert" molto molto speciale....
un melone micro, direttamete dall'orto della nonna per la sua piccolina: grazie mutti!!





auguri ad alessandro e serena, novelli sposi, grazie ai quali ho in casa queste stupende ortensie, portate a casa per non lasciarle seccare nel santuario di san francesco, cornice incantevole del loro matrimonio.



a loro felicità e fortuna, e tanti bei bambini urlanti e mocciolosi!!!!

4 settembre 2013