venerdì 29 gennaio 2016

saltimbocca di orata con purè di patate viola


ettepareva se non dovevo intasarmi un'altra volta??
quindi oggi, con la testa nella boccia dei pesci, mi dedico alla cucina con scarso entusiasmo, e preparo le lasagne.
roba strana per il mio forno, ma ho visto che a casa apprezzano, anche la nanetta, non posso esimirmi dal ripetere.
sono buone, non dico di no, ma non mi diverto nel prepararle, almeno non nella versione classica.
tutto home made, ragù, besciamella, pasta no perchè non sono capace, tutto sano e tradizionale ma.... mah, non mi esalta.
del resto oggi non mi esalterebbe nemmeno un tango con luca argentero: primo perchè sono sderenata, secondo perchè non so ballare e, last but not least, perchè luca arrgentero mi prenderebbe in considerazione per stirargli i panni.
forse.
quindi mi consolo con il ricordo del profumo di questo piatto, preparato l'altro giorno e promosso a pieni voti.

per 6 persone

6 filetti orata squamati e senza lische
6 fette prosciutto crudo dolce
12 foglie salvia fresca
1 kg patate viola
400 ml latte
pepe bianco in grani
sale
4 noci burro


preparare il purè facendo cuocere nel latte, con un cucchiaino di sale, le patate sbucciate e tagliate a fettine sottili per 20/25 minuti.
quando le patate sono belle morbide frullare bene con un mixer ad immersione, aggiungendo del latte caldo se necessario, fino a che diventa vellutato e senza grumi.
nel frattempo lavere ed asciugare i filetti, tamponarli con la carta casa, appoggiare le foglie di salvia capovolte facendole aderire bene, po spolverare di sale e pepe bianco.


far aderire perfettamente una fetta di prosciutto su ogni filetto.
dorare 2 noci di burro in una padella antiaderente e cuocere i filetti prima dalla parte del prosciutto per un paio di minuti scarsi.

padella antiaderente in alluminio forgiato le creuset
girare e continuare la cottura ancora un paio di minuti al massimo (dipende anche dallo spessore dei filetti)
appena pronto il purè mantecarlo con il burro rimanente, aggiustare di sale se necessario e stenderlo in una pirofila monoporzione, poi appoggiare delicatamente il filetto tenendo il prosciutto sopra.

pirofile ovali monoporzioni in gres smaltato le creuset

questo piatto nasce da un mix di idee rubate: il turbante di branzino con verdure su crema di patate viola che ho mangiato e rimangiato a la cucina di via zucchi e il saltimbocca di spigola che ho copiato a simone rugiati mentre guardavo, stirando, food maniac. bravo sto ragazzo, pieno di passione.
e poi non se la tira per niente!
comunque pasticcio promossissimo!



vado a sfornare le lasagne, preparo una crema di liquore che con il raffreddore ci sta, poi mi metto sotto la copertina.
buon fine settimana, a me aspetta l'ennesima festa di compleanno in mezzo a bambini invasati, quindi devo rimettermi per forza, se no non arrivo a sera!
baci, a presto!

martedì 26 gennaio 2016

sformato di zucchine speck e briè


che bell'inverno stiamo vivendo.... peccato l'aria inquinata e il freddo che toglie il fiato, i risvegli bui neanche fosse notte fonda, e il dramma dell'uscire dal piumone e raggiungere il bagno battendo i denti che ancora un pò mi si frantumano le otturazioni.
per il resto cielo limpido, bel sole che ti fa venir voglia di camminare al parco (tutto sta trovare il tempo) e pomeriggi limpidi e luminosi.
ieri per esempio abbiamo deciso di far due passi dopo la scuola: proprio due, giusto per raggiungere l'antica posteria vicino a casa, un panettiere tipico di rione, quelli che hanno di tutto un pò per le emergenze e per i vecchietti non più automuniti, con un angolo dedicato ai detersivi sfusi bio, il banco salumi e formaggi, e secondo me se gli chiedi una latta di tempera per rinfrescare i muri o un paio di sci di seconda meno per la settimana bianca passa dietro e ti tira fuori pure quelli.
abbiamo deciso di andare a fare merenda lì, sul tavolone di legno che il proprietario ha allestito per ospitare qualche avventore, per portare i bambini a conoscere l'iniziativa geniale che ha avuto giancarlo, insieme al suo braccio destro rita, di mettere un tavolo pieno di libri a disposizione di chi ama farsi compagnia con parole e storie.
loro li mettono lì, tu mentre fai la spesa curiosi, se ti interessa ne prendi, cortesemente ne porti altri altrimenti la bella idea dopo una settimana è già morta, e in questo modo la passione si muove, gira di casa in casa, diventa occasione di unione e scambio in questo quartiere talmente vivace ed attivo che in confronto il cimitero comunale è gardaland.
capite che appena mi si presenta una genialata del genere, come pure il fuoco di sant'antonio o quegli internati della d.m. games che farneticano, creano, costruiscono e giocano come bambini fuori misura, mi parte l'embolo dell'entusiasmo e non appena si sparge voce io son già là a dare il mio contributo.

per 6 persone (pirofila di circa 30 x 20 cm)

6/7 zucchine piccole
100 gr speck a cubetti piccolissimi
180 gr briè
olio extra vergine di oliva
50 gr pangrattato
parmigiano reggiano grattugiato a piacere
3 cucchiai farina 0

ricetta rubata al mio amato blog fables de sucre, fonte di ispirazione e di sensazione di sovrappeso, ormai è un must, a casa mia, e piace a tutte le persone a cui l'ho proposta, nanetta esclusa, ça va sans dire.
in corso d'opera, vuoi per curiosità vuoi per svuotafrigo, questa idea ha subito diverse modifiche, e questa è quella da noi eletta come preferita.

lavare le zucchine, tagliare le estremità e formare strisce sottili con l'aiuto di un pelapatate (se le zuccchine sono più grandi serve una mandolina).
mettere tutte le strisce in un sacchetto di plastica con la farina, sbatacchiarlo per infarinae le zucchine tutte in una sola volta.
ungere la teglia con un filo di olio extra vergine, fare un primo strato di zucchine, copremdo tutti gli spazi, poi una manciata di speck a coriandoli e fettine sottili di briè.


proseguire per alcuni strati fino ad esaurimento degli ingredienti, completando l'ultimo strato con il pangrattato e un pò di grana grattugiato.
a piacere condire con un filo di extra vergine ed infornare a 200° circa per 30 minuti, fino a che la crosticina non venga ben dorata.


tovaglietta in cotone trapuntato green gate


semplicemente irresisitibile!!
adesso vado a far qualcosa, tipo anche niente.
lo dico sempre e non lo faccio mai.
e poi mi chiedo da chi abbia preso nostra figlia, posseduta da satana.....
ciao, fate i bravi, eh!

venerdì 22 gennaio 2016

focaccia a lievitazione naturale con olio al basilico e pomodorini pachino


oggi mi tappo in casa e dedico la giornata alla cucina compulsiva: ragù e besciamella per le vecchie e golose lasagne (saranno anni che non preparo!), salsiccia al vapore con patate, passato di verdura (ops, pappa morbida!!) per la mia nanetta, e magari un bel dolcetto con la marmellata, da sbocconcellare con un tè caldo nei prossimi pomeriggi pigri e gelidi.
sono giornate splendide, il cielo è azzurro come fosse primavera, solo che ti si staccano le dita appena le togli dalle tasche del piumino.
la mattina è drammatica, il tragitto fra il piumone e i l bagno è apocalittico, non parliamo poi della pelle nuda che si appoggia sull'asse del water..... mi aspetto sempre un effetto lingua incollata sul ghiacciolo.
sapete mica se in internet vendono assi riscaldate? sarebbe un'ideona, io lo comprerei subito!
quindi vi lascio questa ricetta e un augurio per un fine settimana nel tepore della vostra casa, pieno di bei momenti e cose buone da mangiare.
poi probabilmente invece sarà dedicato agli stracci e spazzoloni, compiti e assi da stiro, lavaggio tende (no che non è stagione!) e chissà quali altri lavoracci fastidiosi.....

per una teglia diam. 30 cm

210 gr farina tipo 1
70 grammi manitoba 0
60 gr pasta madre rinfrescata
1 cucchiaino miele
3 + 3 cucchiai olio extra vergine di oliva al basilico marina colonna
120 ml circa acqua
7 gr circa sale
2/3 cucchiaio semola
12/15 pomodorini pachino
2 cucchiaini fior di sale

mettere le farine con la pasta madre spezzettata ed il miele nella ciotola della planetaria e accendere a velocità minima.
iniziare subito ad aggiungere acqua, poca alla volta, fino a che l'impasto diventa ben elastico..
aggiungere l'olio, un cucchiaio alla volta per tre, aspettando che l'impasto assorba bene ogni quantità, alla fine versare il sale e continuare a lavorare fino a che l'impasto è bello incordato e compatto.
lasciar riposare per un'oretta, fare un giro di pieghe, poi pirlare e lasciar lievitare nella ciotola coperta da pellicola, in un luogo fresco, fino al raddoppio (io l'ho lasciato tutta una notte).
stendere sulla teglia spolverata di semola e lasciar lievitare almeno 4/5 ore in luogo tiepido, sempre coperto da pellicola.
nel frattempo tagliare a metà i pomodorini lavati, schiacciarli con le dita per far uscire i semi e lasciarli in uno scolapasta, leggermente salati, per far perder loro tutta l'acqua.
quando l'impasto è pronto fare dei buchini con i polpastrelli, appoggiare i pomodorini a pancia in giù, versare i tre cucchiai di olio al basilico e spolverare con il fior di sale.

pentola in terracotta refrattaria domital
infornare a 200 gradi circa nella parte più bassa del forno per una ventina di minuti, poi portare la teglia più in altro per altri 10 minuti circa, fino a che la superficie viene dorata come piace a voi.


il risultato dell'esperimento di panificazione con questa pentola in terracotta refrattaria è stato: buona la prima! la focaccia non si è attaccata per niente, probabilmente non sarebbe servita nemmeno la semola, la cottura è stata uniforme e il risultato soffice e fragrante.
da rifare, magari provo a cuocerci la pizza!
e poi continuo a ripetere che so che i pani non si mangiano caldi, ma che io continuo a mangiarli perchè non resisto al profumo...... produco bava che neanche il mastino napoletano che avevo da ragazzina.



buon fine settimana con i pinguini, e parlate poco che vi si congela la lingua!

lunedì 18 gennaio 2016

riso alla crema di feta, pomodori secchi, pinoli e lime


il lunedi va abolito.
lo sostengo da anni ma nessuno mi da retta.
di lunedi il mio rimbambimento si eleva all'ennesima potenza, vincere la fiacca diventa un'impresa titanica e come sempre il mio unico desiderio dopo aver accompagnato il mio amore a scuola è e resta quello di tornare a letto.
ma anche oggi il desiderio rimarrà irrealizzato, troppe cose da dover e voler fare, quindi bis di caffè, training autogeno davanti allo specchio e via, si ricomincia la settimana.
non che il sabato e la domenica ci si riposi più di tanto, giusto la mattina c'è quel dolce pigroneggiare sul divano dopo essersi alzati senza sveglia, ma poi  i compiti, la cucina  e la normale gestione della casa fanno arrivare la sera in un baleno.
ieri poi breve passeggiata per raggiungere il campo dove comitato genitori e gruppo dm games (del quale alcuni membri andrebbero internati visto il livello di follia che riescono a raggiungere) hanno organizzato il falò di sant'antonio: bellissima atmosfera, candele che segnavano il cammino, bidoni vuoti che i bambini hanno suonato come fossero tamburi di una batteria, fornello da campo con un profumatissimo vin brulè, dolcetti di ogni tipo e tanta allegria....
la vita riserva sempre bei momenti, belle occasioni da vivere insieme a chi sa ama, che si trasformano poi in ricordi che accompagnano i nostri giorni e cambiano colore alla nostra esistenza
.
per 3/4 persone

300 gr riso acquerello
200 gr feta greca
8/10 falde pomodori secchi sott'olio
3 cucchiai pinoli
1/2 lime bio
acqua di cottura del riso

far cuocere il riso in acqua salata, scolandolo 2/3 minuti della cottura desiderata (per me 13 minuti).
nel frattempo far sciogliere la feta, precedentemente tagliata a cubetti, in una padella antiaderente molto ampia, allungando al bisogno con qualche cucchiaio di acqua di cottura del riso.

spatola legno e silicone e padella in alluminio forgiato doppio manico le creuset
tagliare i pomodori secchi a striscioline sottili e tostare leggermente i pinoli in un padellino antiaderente.
incorporare il tutto alla feta sciolta e spruzzare con il succo di mezzo lime.
aggiungere il riso scolato, avendo avuto cura di conservare l'acqua di cottura, che servirà per allungare il risotto ed ultimare la cottura in padella,
mescolare delicatamente con la spatola e quando il riso ha raggiunto ca cottura desidetìrata servire con i pinoli tostati e una grattugiata di buccia di lime.



spatola in legno e silicone e pirofila ovale in gres smaltato le creuset
esperimento riuscito al primo colpo.
magari non mettendo sul fuoco 4 pentole, il bimby in azione sulla destra e il forno acceso ancora un pò più in là, avrei tostato un filo meno i pinoli e sarebbe stato ancora meglio!
comunque da rifare al più presto!


buona settimana a tutti, tanto fai due cose ed è già venerdi un'altra volta......

mercoledì 13 gennaio 2016

purè di patate americane dolci al gorgonzola


allora, oggi primo giorno di apertura del nuovo esselunga vicino a casa.
era ora (ndr)
della serie le ultime parole famose: io e la mia socia, convinte,"ma chi vuoi che ci sia al supermercato nuovo alle 9 del mattino del mercoledi???? andiamo!"
te lo dico io chi c'è... c'è il mondo porca di quella vacca!!!!!
iniziamo con la coda per entrare.... "che oggi diano la spesa agratis??"
no, nemmeno per sogno.
evidentemente questa ideona, degna di essere ricordata nei secoli dei secoli, l'ha avuta minimo minimo mezza brianza, più quei sette, ottomila incaricati agli scaffali che hanno trasformato il supermercato nello stadio di san siro il pomeriggio della prima di vasco.
inservienti che ti pedinano, ti puntano come avvoltoi e appena tiri su un flacone di ammorbidente ti prendono a calci per farti spostare e tappare immediatamente il buco, sia mai che resta lo spazio vuoto sullo scaffale e rovina tutta la simmetria dell'ipermercato.
con tutta la fatica e il lavoro che hanno fatto architetti e designer, eccheccazzo!
mai vista una roba del genere, personale di servizio come cavallette, di una gentilezza fin stucchevole (vediamo quanto dura!), hostess vicino alle bilance della frutta che neanche sui voli emirates airline sono così eleganti, stalker alla cassa che vogliono a tutti i costi imbustarti la spesa (così mi ha detto la mia amisa, a me non ha offerto aiuto nessuno, devo capire il perchè!), temperatura che mancava il mestolo per l'acqua e sembrava di stare in sauna... insomma, un incubo.
però sono tornata a casa, stremata ma contenta, con : primo, la mia amica, che perderla nel marasma sarebbe stato un dramma; secondo, un'orchidea gentilmente offerta dal sig. caprotti così se morivi nella ressa coi fiori eri a posto; terzo, le patate viola, che  cercavo da almeno un anno!!!!
quindi state pronti, che dopo la patata americana compulsiva sarà la volta della patata viola....
follemente innamorata di questa combinazione di sapori, ci sono ricascata e ho cercato un altro modo per guastarmi questo pasticcio delizioso (lo mangio solo io, il contrasto dolcesalto è troppo forte, per il papi, e la nanetta neanche parlarne, quindi vedete voi se è il caso!)
togliete dal commercio le patate americane dolci, per favore, altrimenti divento un baule.
ecco qua il procedimento: io mangio solo quello e chiudo con un dolcetto: faccio così il pieno di calorie e di soddisfazione.

per 2/3 persone

300 gr patate dolci bianche
500 ml latte circa
1 pizzico sale
gorgonzola dolce e morbido qb

troppo semplice!!!!
cuocere le patate spellate e tagliate a pezzetti nel latte, ci vorranno circa 20/30 minuti.
quando sono belle morbide frullarle bene, coon un pizzico di sale, fino a togliere tutti i grumi ed aggiungendo altro latte se serve.
impiattare in cocotte monoporzione, aggiungere qualche pezzetto di gorgonzola (quantità a seconda dei gusti) e passare qualche minuto in forno funzione grill per fare sciogliere il formaggio.
servire subito.


cocotte monoporzione in gres  (tris serie matiere) le creuset
mi torna l'acquolina solo a rivedere le foto.....  niente, io a questo abbinamento non so resistere....



alla prossima, fate i bravi eh!

lunedì 11 gennaio 2016

zucchine allo speck e semi di sesamo


e se ti alzi e trovi una giornata demmerda che ti fa passare la voglia di far qualsiasi altra cosa che non sia rimanere a letto?
e se a letto comunque non ci puoi restare perchè non sei, per dire, la pronipote di onassis e comunque qualcosa devi fare per tirare avanti la baracca?
e se apri il frigo e ti rendi conto che il tuo disturbo senile ha fatto che che tu comprassi una quintalata di zucchine senza ricordarti che lo avevi già fatto tre giorni prima?
cosa fai???
l'istinto mi direbbe: "te ne freghi e torni a letto"
ma il senso di responsabilità dato dall'età e dalla maternità mi fa prendere coraggio, infilare l'elegantissimo grembiule da cucina che mi fa sentire la versione umana di nonna papera e partire in quarta per lo smaltimento zucchine.
in ordine di apparizione: pappa morbida (alias passato di verdure, ma non facciamoci sentire altrimenti non lo mangia più) per la mia piccolina, sformato di zucchine fables rivisitato in chiave girone dantesco golosi, e zucchine light ma saporite.
del passato di verdure non frega a nessuno, lo sformato non l'ho fotografato, ebbeccatevi il nostro contorno per questa sera.

per 3 persone

4/5 zucchine
1 cucchiaio olio extra vergine di oliva bio
50/60 gr speck a dadini piccolissimi
1 cucchiaio abbondante semi di sesamo bianco biologici melandri gaudenzio
1 pizzico sale


lavare, mondare e tagliare a rondelle sottili le zucchine.
mettere in una padella antiaderente con l'olio e il sale e cuocere per circa 15 minuti a fuoco medio altro, mescolando spesso per non farle bruciacchiare.
verso fine cottura, quando le zucchine sono ben dorate, aggiungere lo speck e proseguire fino per pochi minuti, sempre mescolando.


servire caldo con abbondante sesamo bianco.


contorno saporito e leggero da abbinare ad un tristissimo petto di pollo alla piastra o, se preparato prima, usato come condimento ad una pasta integrale aggiungendo eventualmente un filo di olio a crudo.
i saluti li lascio qui perchè  sotto la foto mi si sono cambiati i margini come per magia e non ho nessuna voglia di stare a concentrarmi per riassestarli.
buona settimana, fate i bravi!!!

pentola doppio manico in alluminio forgiato le creuset






venerdì 8 gennaio 2016

vellutata carota, patata, zucca e cipolla al peperoncino


l'epifania è arrivata e si è portata via tutte le feste, thanks god.
ora rimane l'albero da smontare, gli 800 gr da perdere e gli impegni da cancellare, giorno dopo giorno, sull'agenda già piena che manco raul gardini ai tempi d'oro.
ieri è stato il primo giorno a casa da sola, solo la mattina a dire il vero, che il pomeriggio già avevamo l'appuntamento per la panoramica (ai denti, mica la strada!).
ho compreso per la prima volta il significato di "silenzio assordante": bello, bellissimo, un'esperienza che sfiora il mistico dopo quindici giorni di vocine che chiedevano tempo e giochi fino a farsi sentire anche la notte, in sogno.
ho fatto quel che dovevo in un silenzio tombale, ma ho sentito una mancanza struggente, pensa te che pirla che sono!
l'ho lasciata a scuola e  ho fatto il trenino tipo brasil a carnevale fino a casa, ma una volta chiusa la porta il mio cuore cercava la chioma bionda, aspettava di sentire "mamooooooooo, vieniiiiiii", mi mancava il profumo della pelle e il sorriso con le fossette e le finestre, e quasi rimpiangevo le interminabili partite ai giochi di società che sono stati l'incubo di questa lunga vacanza natalizia.
allora mi sono messa i fornelli, la mia consolazione dopo la lettura, e con un bello svuotafrigo ho fatto questa vellutata buonissima, comfort food per eccellenza nei primi veri freddi invernali.

per 3/4 persone

100 gr cipolla rossa
140 gr carota
220 gr patata
350 zucca
500/600 ml latte scremato
1 dado al pomodoro e aglio fancy cubes fattoria italia
peperoncino in polvere qb (per me 1/3 scarso di cucchiaino)
olio extra vergine di oliva
a piacere pecorino romano grattugiato e crostini

con il bimby è una passeggiata, visto che si sporca solo il boccale e il pelaverdure, ma è una vellutata semplicissima anche fatta tradizionalmente.
con il bimby si buttano nel boccale tutte le verdure lavate, mondate e tagliate a pezzetti (i pesi si riferiscono agli ingredienti già puliti): aggiungere il latte, il dado e cuocere per circa 25/30 minuti a vel. 1 90°.
lasciare intiepidire e frullare per 30 secondi circa aumentando man mano la velocità fino a 10.
servire calda con olio extra vergine di oliva a crudo, una spolverata di peperoncino, e a piacere formaggio e crostini (ma qui si perde l'aspetto light e quello vegan della ricetta!)

allestimento della tavola green gate

in pentola ugualmente semplice, si cuoce tutto lì, si frulla con il mixer ad immersione, si condice e si serve.
sarebbe capace anche la mia nanetta, non fosse che è un pò pasticciona come la mamma e minimo di scotterebbe!


col freddo che fa, stasera riscaldo gli avanzi e bisso!
certo se poi come ieri, finisco con pane, gorgonzola, camembert e gelatina di basilico gli 800 grammi accumulati non li perdo più.....
buon fine settimana, fate i bravi e state al caldo!

lunedì 4 gennaio 2016

panbauletto misto semola con semi di chia lievitazione naturale


buon anno pasticcioni, è già il 4... forse è ora di ricominciare, no??
non che non si sia cucinato, in questi giorni, anzi, il forno e i fuochi sono andati a pieno regime, ma di tempo di fare le foto e i post neanche parlarne.
poi ci sono stati lunghi e pigri momenti di relax, infinite ore di gioco e di coccole, ma anche attività fervente testimoniata dal contapassi che mi ha portato babbo natale.
ha proprio ragione il papi, sono un cricetino che gira sulla sua ruota, invasato nel raggiungere chissà poi quale meta.
fatto sta che siamo qui, le feste stanno finendo, per fortuna senza aver fatto troppi danni, e siamo pronti per ricominciare.
al nuovo anno non chiedo niente di più di quel che mi ha dato quello passato, sarebbe davvero ingrato pretendere di più quando non mi è mancato niente: è stato un 2015 sereno, pieno d'amore, di piccole novità, di sorprese e di soddisfazioni, di rassicurazioni, di tempo speso bene, di belle persone.... quindi basta così, non ho bisogno di altro.
non penso sarà un rientro alla grande, per quanto riguarda il blog: ho derattizzazioni arretrate da fare, montagne di panni da stirare, la dispensa da reintegrare, esami e visite (tanto per non perdere il giro), ma conto di seguire questo angolo con immutata passione, di preparare cose nuove, di dedicarmi ad una cucina ancora più sana, di proporre nuove letture e di divertirmi, come ho sempre fatto, in questa piccola casa virtuale nella quale rinnovo il mio benvenuto!

per uno stampo cm. 28 circa

200 gr farina 0
200 gr semola rimacinata
40/50 gr semi di chia bio melandri gaudenzio
100 gr pasta madre rinfrescata e raddoppiata
240 ml acqua circa
7 gr sale
1 cucchiaino miele di acacia
1 cucchiaio olio extra vergine di oliva
burro per ungere lo stampo

non potevo non inaugurare il nuovo anno con uno dei miei amori: la lina, la mia pasta madre, che è stata uno dei più bei doni che io abbia ricevuto in vita mia e per la quale non sarò mai grata abbastanza a gaia, una ragazza davvero speciale, che mi ha aperto un mondo e ha fatto si che il sole mi baciasse :-)
mettere nella planetaria le farine e il miele con la pasta madre spezzettata.
accendere a velocità 1 per una decina di minuti, aggiungendo l'acqua poca alla volta, regolandosi con la consistenza.
aggiungere poi l'olio e quando sarà completamente assorbito anche il sale, lasciando lavorare la planetaria a vel. 1 e aumentando man mano fino a 3 per altri 5/10 minuti, fino ad incordatura.


lasciare riposare nella ciotola coperta una mezzora prima di fare le pieghe a tre su di un piano leggermente infarinato. pirlare.
lasciare l'impasto sul piano di lavoro coperto da un panno pulito per un'altra mezzora, poi stenderlo formando un rettangolo con un lato leggermente più corto dello stampo.
arrotolare e mettere nello stampo unto con una leggerissima passata di burro.


coprire con la pellicola e lasciar raddoppiare in luogo caldo (a me ci sono volute circa 4 ore vicino al calorifero).
spolverare di semola ed infornare a metà forno, preriscaldandolo a 200°.
lasciare cuocere 25/30 minuti, fino a che la crosta è ben dorata e lasciar raffreddare su di una griglia.


terrina in gres smaltato cm 28 le creuset
morbidissimo anche il giorno dopo conservato in un sacchetto per il pane, si pò poi affettare un volta ben freddo e congelare gli avanzi già tagliati che si riscalderanno in un attimo in forno o nel tostapane.
pane fresco e sano ogni giorno in un paio di minuti.
ottimo sia con il dolce che con il salato.


ora vi lascio, vi do appuntamento al prossimo pasticcio e rinnovo i miei auguri per  un 2016 pieno di bei momenti!
fate i bravi, eh!!?!!