la prossima volta che mi lamento del tempo che non è mai abbastanza prendetemi a sprangate sui denti.
eccerto, perchè se poi vogliamo metterci a fare il pane, e poi pure la pasta, e a prenderci un impegno (di cui vi parlerò sotto) che richiede non poco tempo e non poco amore e poi ci mettiamo qui a menare il torrone che non ho tempo no eh, abbi almeno il buon gusto di tenere la bocca chiusa.
quindi poche balle, passiamo subito ad una ricetta semplicissima che si trasforma grazie all'aggiunta di un solo tocco di carattere: le fave di cacao tostate in granella!!!!
strepitosa novità fra i prodotti melandri, trovate tutto qui, per informazioni e acquisto online.
io sono pazza per questi prodotti, soprattutto dei semi di chia, di canapa e queste fave di cacao meravigliose che piazzerò al più presto in qualcuno dei miei pasticci.
poi voglio provare una'altra cosa nuova... ma per questo bisogna avere ancora un pochino di pazienza.... fra una pasta fatta in casa, una partita a scarabeo e un cambio di lettiera troverò anche il tempo per la mia cucina.
per 3 persone
250 gr paccheri trafilati al bronzo
100 gr zola di capra
120 gr panna da cucina leggera
latte
fave di cacao bio tostate melandri gaudenzio
mettere sul fuoco l'acqua ed aggiungere sale al bollore.
versare i paccheri.
nel frattempo preparare la crema mettendo in una padella antiaderente molto capiente pezzi di zola di capra e panna da cucina.
far sciogliere a fuoco lento.
aggiungere qualche cucchiaio di latte per rendere la crema un pò meno densa.
scolare la pasta un minuto prima del tempo e saltarla nella padella con la crema, sempre a fuoco molto basso per non farla addensare troppo.
servire con abbondanti fave di cacao.
so che qualcuno rabbrividirà, lo vivo sulla mia pelle ogni volta che parlo della mia cucina a contrasti.
o sia ama o si odia, non c'è via di mezzo.
io la adoro, da brava pasticciona, e inizia ad apprezzarla anche il mio omino della rumenta.
questo abbinamento per noi è speciale, il contrasto fra il sapore deciso dello zola di capra unito al dolce (ma non troppo) di questa fave croccantine (un pò come il cioccolato fondente diciamo) ci hanno portato in un viaggio di sapore che consiglio a chiunque abbia voglia di qualcosa di diverso, di stupire gli ospiti senza alcuna fatica, di coccolarsi con qualcosa di davvero sfizioso alla fine di una giornata magari un pò storta.
e adesso è giunto il momento dell'altra sorpresa.
and now, ladies and gentlemen, I am proud to introduce you.... TINA LA TRIPODINA!!!
no, no, non è il nostro terzo gatto.
purtroppo.
non lei almeno.
abbiamo promesso alla signora del gattile che ce l'ha data in stallo che l'avremmo riportata....quanto mai.... ma le promesse si mantengono, altrimenti si evita di farle.
ci siamo trovati qui grazie al mio desiderio di dare una mano ai randagini senza famiglia, assecondato dai miei amori che ben conoscono il mio debole per cani e gatti.
l'impegno di prendere delle ore, che fossero sempre le stesse, per far volontariato in un canile/gattile era un pò gravoso per me, che mi lascio portare dalla corrente e dipendo comunque da una piccola famiglia che conta su di me 24 ore al giorno.
allora ho pensato di dare la disponibilità per ospitare in stallo bestioline bisognose.
la signora che ci ha dato in adozione motorino e mia ha accettato la mia proposta e questa è la prima di una serie lunga non so quanto di ragnetti che popoleranno la stanza libera della nostra casa fino ad arrivare ad essere abbastanza grandi per tornare al gattile in attesa di una famiglia come si deve.
certo è una fatica, non tanto fisica quando emotiva, per me che mi innamoro alla prima annusata, dopo un solo minuto di pastrugnamento... averla qui tutti i giorni tutto il giorno, scaldarle la cuccia prima di metterla a nanna, lavarle il muso dopo che si è tuffata nella pappa che sta appena iniziando a mangiare da sola,
ecco, per dire..... |
va bè dai, piangerò un pò e poi tornerò a casa a farmi coccolare dai miei amori a due e quattro zampe in attesa del prossimo trovatello.
alla prossima, puuuuurrrrrrrr......
sei una persona dal grande cuore, io lo so, si si...
RispondiEliminaTi abbraccio cara e...proverò presto anche io queste favette che mi intrigano e non poco ;)
La tua versione sul salato deve essere moooolto particolare...ma dove lo trovi poi lo zola di capra che lo vorrei provare pure io?!