finalmente inaugurato il nuovo monomarca
le creuset, a milano in corso garibaldi 51!!!!!
potevo mancare??
per niente al mondo!!
quindi trasferta dalla verde brianza alla metropoli, sottotitolo "la donzelletta vien dalla campagna...."
eh si, perchè è vero che ho abitato a milano fino a due anni fa, ma a tutte ste rivoluzioni per vestirsi a festa per l'expo non ero pronta.
iniziamo dalla stazione di monza: omini della biglietteria esodati, tutti alle macchinette con previa rapina alla cassettina della chiesa per raccolta monetine.
il capostazione, impietosito dal nostro apparente attacco di labirintite (o forse stordito dall'avvenenza della mia amica) ci viene in soccorso, ci fa obliterare, ci dirige verso il binario e mancava solo che ci accompagnasse sul vagone con la manina.
saliamo: varia umanità, vari afrori, vetri attraverso i quali un tempo si poteva vedere scorrere il paesaggio, risate come due adolescenti eccitate che stanno andando in discoteca di nascosto dai genitori.
milano stazione porta garibaldi: sem sicur???!!?
mi sembra king's cross station....
usciamo.
milano: sem sicur???!?
mi sembra manhattan... no, non può essere, non c'è l'acqua.
piazza gae aulenti : ok, ecco, c'è l'acqua, vedi che siamo a manhattan? lo sapevo che avremmo sbagliato fermata.
tutti a piedi nudi a chattare, sfogliare riviste, chiacchierare, con la bici appoggiata al bordo dell'acqua, le infradito vicino allo zaino o lo skateboard sotto il braccio.
corso como e corso garibaldi: ma che belli son diventati??? se solo non ti prendessero per i capelli per trascinarti dentro a prendere l'aperitivo (scusate l'anacronismo, oggi l'aperitivo non si prende, si fa!), che se dai retta a tutti arrivi a destinazione in coma etilico.
morale arriviamo al fiammante monomarca.
passatoia, corde rosse per selezionare gli invitati, camerieri in divisa, chilometri di tacchi a spillo, giacche e cravatte come al brain storming di microsoft.
sudando freddo proseguiamo per qualche passo con nonchalance, per prendere coraggio.
forse avrei dovuto fare un salto dal parrucchiere prima, dal personal stylist, o perlomeno comprare un groupon dal chirurgo plastico....
come mi giustifico??? sto traslocando??
mi hanno rubato i vestiti e mi sono arrangiata col cassonetto giallo della caritas???!?
causa tromboflebite ho dovuto rinunciare al mio esercito di tacco 12???!!!
ci sale l'ansia,e da brave ragazzine, la mia amica meravigliosa ed io, quasi cent'anni in due cosa facciamo??? ridiamo!
tanta la voglia di entrare a conoscere le ragazze dell'ufficio stampa e di immergermi in paradiso (altro che quadrilatero della moda, portatemi in libreria o da le creuset e farete di me una donna felice) che prendo coraggio e mi presento, dimenticandomi completamente di presentare la mia accompagnatrice: non sono riuscita a fare due cose contemporaneamente, come fossi un uomo.
accoglienza inaspettata, sorrisi radiosi e abbracci, mi sono commossa ed emozionata.
ragazze grazie, ma non avevo bisogno di questi scossoni: in questo modo ho perso quel minimo di lucidità che l'imbarazzo e il senso di inadeguatezza mi avevano concesso.
cordiali, belle quasi quanto i prodotti esposti (scusate ragazze ma l'appeal di una casseruola in ghisa è pressochè impareggiabile!), marta, giorgia ed elisa mi hanno accompagnata come beatrice scortò dante durante suo viaggio.
mamma quanta gente, non sono più abituata.... e poi avreste dovuto dirmelo che dentro faceva un caldo che neanche nell'agosto del 2003!!!!
io sono timida, do il meglio di me a casa mia, davanti allo sportello del forno, non in mezzo a persone che non conosco... mi sento sempre goffa, spaesata, confusa....
e poi non sono avvezza alla mondanità, i miei rapporti sociali quotidiani spaziano dal saluto al vigile che regola l'attraversamento davanti alla scuola al rispondere quanti sacchetti mi servono alla cassiera del supermercato, con qualche botta di vita quando suona il postino per una raccomandata.
ma invece di scoraggiarmi, piangere o ubriacarmi, cerco lo sguardo della mia amata socia e sorrido, ci scherzo, progetto una fuga, fotografo, sogno un giorno di aver la dispensa piena di padelle, teglie e ceramiche...
invece non riesco nemmeno a far lo shopping che avevo in programma e che ha tolto il sonno al mio cointestario di conto corrente.
rimandiamo l'acquisto delle padella della nuova
linea in acciaio inox e delle mie
minimug colorate a data da destinarsi, previa assunzione di 30 gocce di lexotan
negozio me-ra-vi-glio-so, location splendida, ufficio stampa impeccabile nonostante i tacchi a dir poco impegnativi, fresche bollicine e finger food di
erny lombardo, cuoco ufficiale di le creuset, pentole, pentole, pentole......di tutto di più!
oltre ai
classici intramontabili
la serata volge al termine, il carretto che ci riporta nella verde brianza ci attende e dobbiamo scappare, prima che a casa stappino lo champagne nell'illusione di essersi liberati della nostra presenza.
salutiamo, ringraziamo e riprendiamo il sentiero verso casa, ripercorrendo divertite e stanche la giornata diversa, bella, strana, emozionante ed indimenticabile.
grazie ancora ad elisa, giorgia e marta, a le creuset e naturalmente a marina, da ieri compagna di milleeUNO avventure!
le creuset vi aspetta a
milano, in corso garibaldi 51, e buon divertimento!