lunedì 21 marzo 2016

risotto con birra alla liquirizia e formaggio di fossa


oggi me lo sono proprio goduto, questo primo giorno di primavera, tiepido e limpido com'è giusto che sia.
ho rinunciato senza alcuna remora all'appuntamento del lunedi con detersivi e spazzoloni e mi sono concessa un pò di tempo con la mia amica, per  il parrucchiere (si, di lunedi il nostro è aperto, e in più non c'è un cane, quindi attesa zero!), il negozietto di cialde di ginseng, toys per il regalo per l'ennesima festa di compleanno, e shopping in veste di fatina per le prossime perdite dei dentini.
pochi giorni fa è caduto il quinto, e la scorta di sorprese da allegare al soldino era finita.
chissà che delusione quando scoprirà che la fatina dei dentini sono io, quella che di notte sparge polvere di stelle in tutta la stanza e fa sparire il dentino per custodirlo in un porta pastiglie a forma di cuore... e babbo natale pure, sempre la mamma, che corre in giro per negozi con la letterina nella borsa, incarta e nasconde, e che la notte di natale posiziona in silenzio tutti i pacchetti sotto l'albero...
poi forse la delusione passerà e da grande capirà l'amore che mi ha spinto, ci ha spinto, a queste piccole menzogne, solo per rendere magica l'infanzia, un'età meravigliosa i cui ricordi la accompagneranno per il resto della vita.....

per 3 persone

250 gr riso acquerello
1/2 cipolla dorata o rossa
1 noce burro + 1 per la mantecatura
1 cucchiaio olio extra vergine di oliva
2 bicchieri birra alla liquirizia amarelli
brodo vegetale leggero
90 gr formaggio di fossa
1 punta di cucchiaino liquirizia in polvere amarelli

ramequin in gres e cucchiaino legno e silicone le creuset
far dorare la cipolla a rondelle nel burro e l'olio.
tostare il riso, sfumare con la birra, poco alla volta, fino a farla evaporare tutta.
proseguire fino a fine cottura allungando con il brodo e, se preferite un aroma di liquirizia più intenso, con la polvere.
mantecare con la noce di burro, aggiungendolo a fuoco spento e lasciandolo sciogliere coprendo la pentola.
servire con scaglie di formaggio di fossa.

risottiera in ghisa le creuset
primo: deve piacere la liquirizia, naturalmente.
secondo: si deve essere disposti ad un sapore molto diverso dai soliti risotti.
a noi è molto piaciuto (io sono andata letteralmente pazza!)  ma, è risaputo, i palati non sono tutti uguali.
mia mamma lo odierebbe.
i miei suoceri inorridirebbero.
gli chef seri mi metterebbero al rogo.
mia figlia si è rifiutata di assaggiarlo (ma questa non è una novità!)



buona settimana e.... fate i bravi eh!!!!!

martedì 15 marzo 2016

straccetti di melanzane grigliate con pomodori secchi e semi di sesamo


per essere una che stamattina sbadigliava a ritmo con la sua socia e non aveva voglia di fare una mazza sto già esagerando.
allora piccola pausa per il post di oggi, che aumenta la fame che mi attanaglia da questa notte.
poi poterò le piante, riordinerò il terrazzo e penserò alla cena di questa sera.
settimana intensa, iniziata con la visita della fatina per il quinto dentino caduto (solita scia di polvere di stelle in casa, solito sorriso sorpreso ed estasiato da questa magia che si ripete ogni volta) e che terminerà con l'ennesima festa di compleanno di una compagna di classe, fra i consueti strilli di eccitazione da gioco compulsivo e sudate epiche sui gonfiabili.
nel frattempo una merenda speciale con gli amichetti (anzi due), lezione di danza, visita dentistica, pranzo fuori con la nonna, scelta dell'uovo di pasqua, chiacchiere e giochi con il tato del cuore nella capanna di hello kitty riesumata dalla cassa dei travestimenti, cena sul divano e masterchef nel lettone con la mamma....
e la prossima sarà anche peggio, con la piscina e l'inizio delle vacanze.
la mia pincipessa ha un'agenda che luca cordero di montezemolo al confronto batte la fiacca....

per 3/4 persone

2 melanzane
6/7 falde pomodori secchi sott'olio
4/5 cucchiai semi di sesamo bianco bio melandri gaudenzio
1 presa origano secco
pepe bianco in grani
sale
olio extra vergine di oliva

lavare le melanzane, tagliarle a fette sottili e grigliarli su di una piastra rovente, girandoli quando si colorano sotto.

grill ovale in ghisa le creuset
appoggiarle su di un tagliere e tagliare formando straccetti.
riporre in un'insalatiera.
tagliare a pezzetti i pomodori secchi, aggiungerli alle melanzane, salare e pepare a piacere.
versare i semi di sesami e finire con una spolverata di origano e un filo di olio a crudo.



ottimo anche freddo, si trasforma in un piatto unico con l'aggiunta di scaglie di pecorino, oppure feta, mozzarella ben strizzata e magari dei crostini di pane caldi.

set per aperitivi in gres smaltato le creuset
un'altra idea sana e golosa, da pappare senza pensare alla linea!
vi lascio, mi travesto da donzelletta che vien dalla campagna e approfitto di questa giornata di sole per ridar vita al mio terrazzo.
buona giornata, e fate i bravi, eh!

venerdì 11 marzo 2016

torta di zucchine e mandorle


eccomi col dolcetto tentatore per il fine settimana.....
questa ricetta è sopravvissuta a due traslochi (sorte che invece non è toccata ad una marea di altre cose, che sono sicurissima di non aver buttato ma salcazzo dove sono finite!), e arriva da una sciura che abita vicino alla mutti, alla quale l'avevo chiesta quando ancora cucinavo per sopravvivere e mi sorprendevo per ogni piccola cosa diversa dal solito.
però mi era rimasta impressa, mi era molto piaciuta nonostante la presenza delle nocciole (si, in origine erano nocciole, non mandorle), l'ho preparata qualche volta e poi zac... ricetta finita nel dimenticatoio.
pochi giorni fa è saltata fuori, non chiedetemi come, non chiedetemelo, non lo so, e mi sono messa in testa di rifarla, con qualche piccolo accorgimento dovuto all'esperienza, al gusto, e alla particolare attenzione degli ingredienti che ultimamente ha preso il sopravvento diventando quasi una fissazione.
quindi via lo zucchero bianco, via la farina 00, spazio alle mandorle e ai prodotti bio.
purtroppo il lievito non ho saputo evitarlo, ma mi sto organizzando, e il burro pure, ma ho notevolmente diminuito le dosi, così come per lo zucchero.
questa è la mia versione:

per una torta diam, 24/26 cm.

200 gr zucchine
180 gr farina tipo 1
70 gr burro morbido
120 gr zucchero di canna fine (o tritato)
3 uova
80 gr mandorle pelate tritate finemente
1 bustina lievito per dolci
scorza di 1 limone
1 punta di cucchiaino estratto di vaniglia in polvere

mug per espresso  le creuset
grattugiare le zucchine e mettere da parte.
montare le uova con lo zucchero fino a che risultano ben spumose.
incorporare poco alla volta la farina, meglio se setacciata.
aggiungere poi il burro morbido a dadini e le mandorle e lavorare.
sempre montando con la frusta versare le zucchine grattugiate, la scorza del limone, la vaniglia ed il lievito.
continuare con la frusta, a velocità media, fino a che il composto risulta ben omogeneo e il burro è completamente scomparso.
versare in una tortiera imburrata ed infarinata

tortiera antiaderente con cerniera le creuset
ed infornare a 180° per 30 minuti.
fare la prova stecchino, ma anche se esce leggermente appiccicoso  e la superficie è ben dorata va bene lo stesso, perchè la torta resterà umida e non stopposa grazie alle zucchine.


lasciar raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.





non troppo invitante l'aspetto da spugnetta dei piatti, ma assolutamente deliziosa, non propriamente ipocalorica ma sana viste le zucchine, lo zucchero di canna e la farina 1... per il burro chiudiamo un occhio.
soffice, profumata, umida e golosa.... la fetta della foto è già in pancia.
eh si, bisognava assaggiare prima di pubblicare la ricetta!


e adesso che ho ridimensionato le foto e scorro il post prima di salvarlo, non escludo me ne cada nello stomaco un'altra fetta!
peccato non farla mangiare alla piccolina,,,,,, ufffffffffffffffffff!!
ciao, dolce fine settimana!
(aggiornamento del venerdi: è finita ieri sera :-D )

martedì 8 marzo 2016

stinco di maiale con birra alla liquirizia


ma che freddo porcapaletta!
io sono qui che aspetto la primavera, penso già ai pomeriggi al parchetto, alle valigie per il mare, ai sandali e alle zanzare e mi mettete tutto sto ghiaccio nei prati alla mattina??
allora ditemelo che non mi alzo nemmeno!!!!
quando sveglio la mia piccolina al mattino lei si gira e dal piumone esce un profumo di nanna caldo caldo, che non so come riesco a resistere e non infilarmi sotto con lei.....
si stiracchia, bofonchia qualcosa ad occhi chiusi tipo "buongiorno mamma", poi si riprende subito, e parte con la tabella di marcia del suo orario scolastico, programma e maestre, impegni pomeridiani ed eventuali appuntamenti con il suo tato, il grande amico che spero manterrà negli anni a venire, con il quale più che giocare parla, ride, si accoccola, disegna, inventa,
si mettono sul letto, viso a viso, e si raccontano la giornata (che peraltro passano insieme), commentano l'accaduto, fanno considerazioni sui compagni, si scambiamo opinioni sugli argomenti trattati in classe, mangiano biscotti e guardano cartoni.
un simposio formato mignon, con la purezza e l'ingenuità dei loro 7 anni, che li avvicina più che una partita a monopoli o ad una corsa nei prati.
è meraviglioso, rubo fotografie della loro armonia, le condivido con la mamma del tato con la quale, magia delle magie, ho la stessa empatia, lo stesso affetto, la stessa intimità.
e che anche questo sia per sempre.






per 2 persone

1 stinco di maiale
1 presa sale alla liquirizia amarelli
1 bicchiere birra chiara artigianale alla liquirizia amarelli
1 rametto rosmarino
1 foglia alloro
1 noce burro
1 filo olio extra vergine di oliva


mettere lo stinco pulito dagli eccessi di grasso in una casseruola con il burro, l'olio, il sale alla liquirizia e gli aromi.

nuova casseruola in ghisa serie evolution ovale le creuset
far rosolare bene a fuoco medio per qualche minuto su ogni lato.
una volta ben dorato versare la birra, un quarto di bicchiere alla volta durante la prima parte della cottura (circa 1 ora a fuoco lento), girando ogni tanto e tenendo coperto,
completare la cottura senza coperchio per un'altra mezzora circa, girando e bagnando di tanto in tanto con il sughetto (che nel frattempo si addenserà), sempre a fuoco lento.
servire ben caldo, magari con delle patate al rosmarino.


io non amo la carne, non tanto per i sapori ma per i residui mentali del mio vegetarianesimo e per l'amore che ho per la specie animale (tranne le cimici e i pipistrelli, che rispetto ma mi fanno schifo!), la preparo raramente e quelle volte che la faccio mi piace cercare gusti un pò particolari, per risvegliare le papille mie e del mio amato omino della rumenta.
per le papille del mio amore piccolo ma grande devo avere ancora un pò di pazienza, viaggiamo su binari paralleli che prima o poi, spero, si incontreranno.




buon appetito e buona settimana, fate i bravi ma non troppo!!!

venerdì 4 marzo 2016

crostatine semintegrali al cacao e fiordisale con marmellata di fichi


oggi giornata di padelle e di ferro da stiro, delizia e croce della mia vita di casalinghitudine.
prima il piacere e poi il dovere (era così??!? no, perchè mi viene un dubbio.....), sono uscita or ora dalla cucina dopo avere preparato le lasagne (la nanetta me le ha chieste di nuovo, non ci posso credere, quindi ragù, besciamella e compagnia cantante), il purè di patate dolci da scofanare con il gorgonzola, impasti con lievito madre come se domani dovesse scoppiare la guerra e stinco superspeciale per la cena di questa sera.
avrei voluto pubblicare quello, il profumo che ha lasciato in casa rischia di farmi sbranare tutto tipo fred flinstone con la costata di dinosauro, ma mi piace addolcire il fine settimana con un dolcetto.
quindi vi lascio questo esperimento con farina semintegrale che ho preparato la scorsa settimana, davvero delizioso, e vado ad impastare un altro.
per lo stinco vi  aspetto la prossima settimana!

per 4 crostatine diam. 10 cm

200 gr farina 1
100 gr burro
50 gr zucchero di canna
1 cucchiaino fiordisale
1 cucchiaino e 1/2 cacao amaro
1 uovo
8 cucchiai marmellata bio di fichi rigoni di asiago
4 cucchiai gocce di cioccolato fondente


mettere nella planetaria la farina, il burro freddo a pezzetti, lo zucchero , il fiordiale e il cacao e iniziare ad impastare fino a che il burro con la farina forma una sorta di sabbia.
aggiungere il burro e continuare, sempre a bassa velocità, fino a che l'impasto non si compatta.
toglierlo dalla ciotola, lavorarlo con le mani e formare una palla, che andrà poi ricoperta di pellicola e tenuta un frigo almeno un'ora.
imburrare ed infarinare gli stampi, a meno che non siano antiaderenti, dividere l'impasto in 4 parti e stendere con le dita tenendo il bordo un pochino più alto.
bucare la base con i rebbi di una forchetta, stendere la marmellata e mettere qualche goccia di cioccolato.
preriscaldare il forno a 1890° circa, ed infornare per circa 25/30 minuti, per metà tempo nella parte bassa del forno, per l'altra metà nel mezzo.
lasciar raffreddare prima di togliere dagli stampi.


allestimento della tavola green gate
non è la farina giusta per la frolla, lo so, ma dopo aver eliminato completamente la farina 00 sto provando a limitare al minimo anche l'uso della 0.
il risultato non mi ha per niente deluso, alla mia amica e famiglia è piaciuta da matti, al mio omino della rumenta pure, la piccolina non l'ha nemmeno assaggiata.
come dico sempre... son soddisfazioni!!!



e, con queste belle giornate, anche le primule danno il loro meglio ed esplodono nel loro candore dando alla casa quel senso di armonia e serenità che solo i fiori e il profumo di cibo riescono a donare....


adesso torno in cucina poi, mio malgrado, accendo la stirella: domani è prevista pioggia e voglio fare come i gatti, che si rivoltano nella cuccia dalla mattina alla sera (loro non giocano a masterchef e non costruiscono puzzle ma cosa vuoi, a me tocca!)
domenica invece grande festa per i bambini (devo pure entrare in un oratorio, non so se ce la posso fare): messa ma noi passiamo palla, giochi d.m. games (gruppo di papà scappati di casa del quale orgogliosamente fa parte anche il nostro, quindi scappati di casa era per dire), laboratori di lettura e creativi, merenda e aperitivo.
se non mi meno via a chiacchierare faccio qualche foto.....
buon fine settimana, fate i bravi ma non troppo!!

mercoledì 2 marzo 2016

pizza di patate con pachino e provola


per una teglia cm.28/30

800 gr patate farinose per gnocchi o purè
70 gr parmigiano reggiano grattugiato
300 gr farina 0
1 uovo
1 cucchiaino abbondante sale
300 gr pomodori pachino
200 gr provola dolce
origano secco
1 presa fiordisale
olio extra vergine di oliva

la versione bimby è semplicissima: pelare ed affettare le patate e cuocerle nel varoma, a tempetratura varoma, vel. 1 per circa 30 minuti.
poi svoutare il boccale, metterci le patate con 50 grammi di farina e frullare per 20 sec. a vel.3.
aggiungere il resto della farina, il formaggio, l'uovo e il sale ed impastare per un minuto circa a vel.3 o 4.
nel frattempo lavare e tagliare a metà i pomodorini, liberandoli da acqua e semi.
affettare la provola.
ungere leggermente la teglia di olio, versare il composto di patate e stenderlo uniformemente con le dita unte di olio.
appoggiare i pomodorini a pancia in giù e la provola, spolverare di origano e fiordisale e finire con un filo di olio.
infornare a 200° statico per 20/25 minuti.
se serve finire con un paio di minuti a funzione grill per dorare il formaggio.

pentola pepita in terracotta refrattaria domital

senza bimby è altrettanto semplice, forse solo meno pratico perchè si sporca di più.
si preparano gli gnocchi come al solito, cuocendo a vapore le patate, schiacciandole bene ed aggiungendo all'impasto farina piano piano, incorporando poi uovo e sale impastando con le mani.
stendere poi l'impasto nella teglia e procedere come sopra.




l'ho provata per caso.... l'ultima volta l'impasto per gli gnocchi mi era venuto troppo morbido e mi sono stufata presto di litigarci per formare i rotolini,
ho steso l'impasto in una teglia e l'ho infornato con dei pomodorini e un filo di olio.
ci è piaciuta così tanto che l'ho rifatta con intenzione, aggiungendo la provola e, che dire???
irresistibile!
vi lascio anche una bella lettura: io sono arrivata alla terza parte e mi sto davvero affezionando a questa ragazza (tanto per cambiare un personaggio femminile!) in lotta con la vita per l'eredità sottratta, che non si rassegna e cambia ambiente, città, compagnie e stile di vita per cambiare il destino suo e della sorella maggiore.



"senza nome" wilkie collins (1862)

Quando le due sorelle Magdalen e Norah Vanstone, alla morte improvvisa dei genitori, scoprono che questi non erano sposati, si trovano private di una cospicua eredità e costrette a guadagnarsi da vivere. Ognuna dovrà fare affidamento sulle proprie risorse: mentre Norah, dimessa e ligia al dovere, si rassegnerà a una vita da governante, l’irresistibile Magdalen sfrutterà il suo fascino per farsi strada, determinata a riconquistare l’eredità al punto da prendere in considerazione la mossa più pericolosa di tutte: sposare l’uomo che detesta. Sullo sfondo di questa contrastata vicenda, scandita da perizie legali e tradimenti, scambi di identità e giochi di coppia, emergono i personaggi, caratterizzati con maestria, di una storia intensamente drammatica, ma anche venata di umorismo. Una strepitosa narrazione, ricca di innumerevoli colpi di scena, in cui ogni elemento si ricollega all’altro in una dinamica continua e incessante. Capolavoro di minuziosa osservazione psicologica e allo stesso tempo critica decisa alle storture della società vittoriana, Senza nome occupa un posto di primo piano nella letteratura inglese dell’Ottocento. Un romanzo che per tutto il 1862 ha tenuto in sospeso migliaia di lettori, che ne seguivano gli sviluppi sulla rivista fondata da Charles Dickens «All the Year Round», e che rimane ancora oggi un esempio miracoloso del talento del grande autore de La donna in bianco e La pietra di Luna.

dal sito fazi editore

buon resto della settimana pasticcioni, fate i bravi eh!???!?!!