lunedì 31 marzo 2014

muffin double chocolate


sole sole sole.... l'ho già detto?
che bella questa stagione, la vera primavera che qualcuno dice che non esiste più.... dopo arriveranno l'afa e le zanzare, chiudi i vetri che entra di tutto, la pelle appiccosa e le notti a litigare con il climatizzatore.. spento si schiatta, acceso fa freschino, mettiti sotto le lenzuola, tira fuori una gamba, dov'è il telecomando che lo spengo...
oddio, i problemi sono altri, ma adesso è davvero perfetto.
tant'è che ora finisco qua, rinfresco i ragazzi per la panificazione di stasera poi mi metto a prendere un pò di sole in compagnia di un bel libro.
tornerò per qualche tempo a leggere le edizioni cartacee.... al sole con il tablet non si vede un tubo!
buona settimana, resa dolce dal cielo terso e da questa ricetta semplice e velocissima.

per 15/20 muffin

300 gr farina 00
150 gr zucchero
3 uova
90 gr burro
1 bustina lievito per dolci
150 gr latte
1 pizzico sale
1 cucchiaio colmo di crema al cioccolato
1 tavoletta cioccolato fondente al 75% venchi
zucchero a velo (se avete gocce di cioccolato lo potrete fare triple chocolate!)

mettere tutte le polveri e il sale in una ciotola e mescolare.
in un'altra ciotola sbattere le uova con il latte, aggiungere il burro fuso.
unire i due composti ed impastare con un cucchiaio o una spatola in silicone, aggiungendo al crema di cioccolato, fino ad ottenere una crema morbida ed omogenea.
versare mezzo cucchiaio di composto in ogni pirottino (io uso quelli di carta all'interno degli stampini in silicone): con un cucchiaino bagnato abbozzare un buco al centro di ogni muffin, nel quale andranno messi alcuni pezzetti di cioccolato.
versare un altro mezzo cucchiaio di impasto sopra al cioccolato, fino a coprirlo completamente.
infornare a 170° circa per 15/20 minuti.
fare la prova stecchino, infilandolo all'interno del muffin: se ne esce completamente asciutto la cottura è ultimata.
lasciar raffreddare e spolverare con zucchero a velo.


vi farei vedere come ha tuffato il viso la sorellina di una compagna di asilo di mia figlia, 17 mesi, il naso affondato nel muffin, zucchero a velo fin sopra ai capelli, viso mustrulento di cioccolato. 
uno spettacolo... ma per la tutela dei minori ve la lascio solo immaginare.....
GRAMMETE!
CIAO!!!

servizio da caffè in gres nero le creuset



venerdì 28 marzo 2014

taralli con farro ai semi di sesamo con pasta madre


non ditemi che non sapete cosa fare degli esuberi dei rinfreschi.... io rinfresco per avere esuberi da utilizzare!
naturalmente scherzo, ma io trovo che con ciò che "avanza" dai rinfreschi di quest'essere meraviglioso che è il lievito madre nascano cose favolose.
e ora che ho due "bambini" in frigo da accudire, lina e poldo,, il divertimento raddoppia.
certo non è qui il posto giusto per imparare i trucchi e i segreti della panificazione, io non mi stanco mai di ricordare che qui io gioco e pasticcio, ma questa è un'idea improvvisata last minute e anche quest taralli, così come le fette biscottate per post precedente, sono finiti in un attimo, e li ha mangiati anche quella spitinfia di mia figlia, nonostante i semini scuri (piena di fisime come la mamma, la piccola....)

per 2 persone

100 gr pasta madre non rinfrescata
80 gr farina farro integrale
40 gr acqua
5/6 gr sale
10 gr olio extra vergine di oliva biologico
4 gr semi di sesamo nero bio melandri gaudenzio


velocissimo e troppo facile: in una ciotola impastare la pasta madre con la farina di farro, aggiungendo acqua poca alla volta.
versare l'olio e i semi di sesamo


impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
formare una palla


coprire con un panno di lino o di cotone e lasciar riposare per almeno mezzora.
dividere l'impasto in una dozzina di parti, formare delle palline ed arrotolarle con le dita fino a formare dei "vermicelli" che andranno ripiegato nella classica forma del tarallo (più o meno!)


infornare a 180° circa per una ventina di minuti (dipende dalla grandezza del tarallo), e gli ultimi due o tre minuti mettere la funzione ventilato/grill per dorare la superficie.
sfornare e lasciar raffreddare



mìni cocotte in gres diam 10 cm, serie glamour, le creuset

sbranati appena tiepidi con il briè.
e non parlatemi di esuberi che io ve li trasformo subiterrimo in ricette facili, veloci e trooooppo golose!
buon fine settimana, qui dovrebbe restare il sole e noi già di quello ne siamo grati!
ciao, fate i bravi mi raccomando!

lunedì 24 marzo 2014

tortine di frolla alla gelatina di lambrusco


ieri un disastro di vento, pioggia e grandine.
mancava la neve e poi facevamo tombola.
oggi sole e cielo stupendi, pronti per una nuova settimana di impegni belli e brutti, come ognuno di noi deve affrontare ogni giorno.
le settimane volano, vedo mia figlia imparare cose nuove, crescere e rendersi indipendente nelle piccole cose: per fortuna la mammite non è ancora passata, e se qualche volta diventa difficoltoso muoversi con una cozza di venti chili ancorata alla gamba, che non ti lascia nemmeno quando vai in bagno, ora mi godo la sua tenerezza perchè so che presto, troppo presto, si allontanerà da me, non si addormenterà più coccolata dalle mie carezze, non la sveglierò più annusando il profumo della sua pelle calda di sonno, non mi farà più domande restando adorante in attesa di una risposta che nemmeno si sogna di mettere in dubbio.
è l'età in cui la mamma è perfetta, è bella, non sbaglia mai, sa fare tutto....
eh amore mio, non è così...... e presto lo scoprirai da sola...
spero solo continuerai ad amarmi, anche la metà di quanto mi ami adesso sarà sufficiente a farmi felice.


per 3 tortini diam. 10 cm ca (e qualche biscotto)

100 gr farina 00
50 gr zucchero
50 gr burro
1 tuorlo d'uovo
1 pizzico fior di sale
gelatina di lambrusco
zucchero a velo

unire farina, zucchero e sale ed incorporare il burro lavorando con le dita. unire il tuorlo d'uovo, impastare, formare una palla morbida e liscia, che andrà ricoperta di pellicola e lasciata risposare in frigo per almeno un'ora.
togliere dal frigo e stendere l'impasto con un mattarello su di un piano leggermente infarinato: si deve ottenere uno spessore di circa 5 mm.
con un coppapasta di 10 cm di diametro formare sei cerchi, tre dei quali andranno bucati nel mezzo con una piccola formina per biscotti.
spalmare la gelatina di lambrusco sui tre cerchi integri e sovrapporre ad ognuno un cerchio con il buco.


reimpastare gli avanzi di impasto e formare dei biscottini.
adagiare su di una placca rivestita di carta forno ed infornare a 180° circa per 10/15 minuti,
sfornare non appena iniziano a dorarsi i bordi.
lasciar raffreddare e spolverare di zucchero a velo.

piatto e bicchiere in ceramica e tovagliolo in cotone green gate

                   


quanto ci siamo divertite.....


lei a giocare con la farina e io a ripulire la cucina!
ciao pasticcioni, buona settimana di sole e di amore!!!!!!!

sabato 22 marzo 2014

risotto all'acqua di spinaci e briè


io amo la cottura a vapore.
ma di solito uso la mia wok, e per gli spinaci proprio non si può fare.
quindi quelli li faccio bollire in acqua.
ma non vorrai mica che l'acqua poi la butto?? con tutto quello che ci è rimasto dentro!!!
ecco che cosa ci faccio, invece che lasciarla andare mentre li scolo la conservo e il giorno dopo ci faccio uno splendido risottino pieno di sapore e di salute.
lo sento sai, che stai dicendo "chissenefrega"?!!??!
ma qualcosa devo pur scrivere per introdurre la ricetta, e poi qui è la cucina di casa mia e ci scrivo un pò quello che mi pare!
o no?!?!????

per 2 persone

170 gr riso acquerello
1 scalogno
acqua di cottura degli spinaci qb
1/2 dado vegetale
olio extra vergine di oliva bio
1 noce burro
50/60 gr briè morbido
1/4 bicchiere vino bianco secco


far dorare la cipolla nell'olio, tostare il riso e sfumare con il vino bianco.
allungare aggiungendo poca alla volta l'acqua di cottura degli spinaci, fino a portare il riso a cottura.   
mantecare con una noce di burro, lasciando il riso a riposare per un minuto, la pentola  coperta con un panno.
impiattare utilizzando un coppapasta, ricoprire con il formaggio tagliato a pezzettini e servire subito.


mescolare quando è ancora ben caldo per far sciogliere il formaggio.

                                             
il nostro pranzo, con un riso da urlo!
buon fine settimana, baci 

venerdì 21 marzo 2014

riccioli alla liquirizia con crema al limone


pronti per il fine settimana bagnato?
massiddai, dopo tutto questo solo un paio di giorni grigi possiamo anche sopportarli.
la natura è esplosa per dare il benvenuto a  questo inizio di primavera: colori e profumi (pure di concime... il bello della natura!!!) impazzano ovunque ci si giri, i bambini sono caricati a molla, le notti sono agitate, centuplica la voglia di mare ed io comincio a fare il conto alla rovescia: non vedo l'ora di ricominciare le mie abbuffate di insalata con l'anguria.
lo scorso anno mi sono lasciata tentare, ho comprato l'anguria appena l'ho vista, l'ho pagata che manco il tartufo bianco e sapeva di niente: stavolta non mi siluri, invitante pallone verde e tentatore, aspetto la stagione giusta e ti gusto come si deve.
intanto proseguo la mia dieta "a cazzo", che funziona più di quella "a zona" e di quella "a punti", ma non vi dico com'è se no mi date della malata di mente.
il che non sarebbe nemmeno lontanissimo dalla verità.
però funziona!

per 2 persone

170 gr riccioli artigianali alla liquirizia amarelli
170 gr panna leggera
1/2 limone biologico
1 pizzico sale alla liquirizia amarelli
parmigiano reggiano grattugiato
1 tuorlo d'uovo
2 punte di menta fresca




scaldare la panna in un pentolino mentre la pasta cuoce in abbondante acqua bollente e salata per 3 minuti.
aggiungere al condimento il succo di mezzo limone e mescolare.
scolare la pasta e prima di condire incorporare il tuorlo alla panna, versare sui riccioli, mescolare, impiattare e finire con una grattugiata di scorza di limone, una spolverata di parmigiano e guarnire con un ciuffetto di menta fresca.

piatti e bicchiere in ceramica e tovagliolo green gate



che ne dite, è piaciuto??


io questa pasta la adoro anche solo condita con olio extra vergine e un pochino di parmigiano: l'aroma della liquirizia è delicato e gustoso, un piatto leggero e davvero speciale pronto in pochissimi minuti.
se poi vogliamo proprio coccolarci, mentre cuoce prepariamo questo condimento e godiamoci la vita!
buon fine settimana, fate i bravi e a presto!

mercoledì 19 marzo 2014

croccantini di farro al cioccolato fondente e fior di sale


eccoci finalmente arrivati all'appuntamento tanto atteso....
oggi è anche la festa del papà, e io penso al mio con lo stesso affetto e la stressa struggente mancanza di ogni giorno....
poi chiudo gli occhi, lo vedo sorridere con lo sguardo dolce e furbetto, e penso che di papà ora ne ho in casa un altro, quello di mia figlia.
l'uomo che mi ha regalato il dono più bello e che resterà con me per il resto dei miei giorni, qualunque cosa accada, perchè nella mia bambina c'è parte di lui come in me c'è parte del mio papà, così tenero, generoso, onesto, pulito, forte e delicato allo stesso tempo.
allora scelgo questa giornata, piena di dolcezza e nostalgia, per questa ricetta che un pò mi assomiglia: una dolcezza che nasconde un sapore a sorpresa, quel salatino che forse non ti aspetti, un cioccolatino morbido, pasticciato come è il mio carattere, un misto di non so nemmeno io che cosa.
e un grazie a venchi, che ha scelto la mia cucina per insaporirla con l'aroma antico del cioccolato artigianale, reso attuale da abbinamenti nuovi e particolari, per soddisfare i palati tradizionali e quelli un pochino più curiosi come il mio.

per una dozzina di cioccolatini

1 tavoletta di cioccolato fondente 75% venchi da 60 gr
2 manciate farro soffiato bio al naturale
1 pizzico fior di sale


spezzettare la tavoletta e scioglierla a bagnomaria.


quando il cioccolato è ben fuso spegnere il fornello e lasciare il pentolino nell'acqua mentre si aggiunge il fatto con il pizzzico di sale e si mescola fino ad amalgamare bene il tutto.


versare un cucchiaino di composto in ogni pirottino (in alluminio, per cioccolatini)


mettere qualche granellino di fior di sale sopra ad ogni cioccolatino.
lasciar raffreddare senza mettere in frigo, per evitare la condensa.
servire a temperatura ambiente, quando ben solidificato.

zuccheriera in gres le creuset



per addolcire la pausa caffè in compagnia di venchi e dei suoi gustossimi cioccolati di alta qualità.




sapete cosa vi dico???
questo cioccolato è BUONOBUONISSIMO!!!!
lo mangio da anni, ed era il mio vizietto preferito alla caffetteria vicino al vecchio asilo della mia nanetta. immaginate la soddisfazione di ospitare questa azienda nel mio blogghino per un goloso appuntamento con il piacere.....
al mese prossimo allora, e vediamo a che pasticcio penserò.
ciaooooooooooooooooooo, passate una giornata serena!

lunedì 17 marzo 2014

focaccine alla senape con pasta madre


ce l'ho fatta!!!
dopo sei mesi ho preso coraggio e mi sono cimentata in un pasticcio con la pasta madre (questa volta ho usato poldo, la pasta madre di pat, e la lina l'ho lasciata riposare) completamente inventato da me.
dosi, tempi, modi: tutti "a sentimento", come dicono le signore.
io sono sempre piena di dubbi, non mi aspettavo un grande risultato, invece....
dovevano durare fino a sera, invece in 5 ce le siamo fatte fuori tutte a pranzo.
da ripetere, magari con qualche altro olio aromatico. e anche un pò in fretta!

per 15/20 focaccine diam 10 cm ca

300 gr farina 0 o farina per pizza
100 gr pasta madre rinfrescata
35 gr olio extra vergine di oliva alla senape marina colonna + altro per spennellare
1 cucchiaino miele di acacia
15 gr sale
180 ml acqua circa
per decorare : semi biologici di senape nera melandri gaudenzio


nella planetaria mettere la farina, il miele e la pasta madre a pezzetti.
iniziare ad impastare con il gancio aggiungendo l'acqua, aspettando di volta in volta che l'impasto assorba tutta la precedente.
aggiungere il sale e poi l'olio alla senape.
quando l'impasto è omogeneo lasciarlo riposare nella ciotola della planetaria coperta da un panno di cootone per un'ora circa.
poi mettere su di un piano ben infarinato, stendere delicatamente con i polpastrelli e formare una sorta di rettangolo, che poi andrà piegato a tre (per chi non sa di cosa sto parlando, cliccare qui per il video).
formare poi una palla (pirlare, che non è una brutta parola) che riposerà in frigo in una ciotola coperta con la pellicola per anche 12 ore.
togliere dal frigo, lasciare acclimatare e se l'impasto è raddoppiato stenderlo delicatamente con le dita su di un piano infarinato (meno di un centimetro di spessore), spennellarlo di olio


guarnire con i semi di senape e formare dei cerchi con l'aiuto di un coppapasta


pigiare delicatamente con i polpastrelli sui semi per farli entrare un pochino nell'impasto.
impastare di nuovo gli avanzi e ripetere il procedimento fino all'esaurirsi della pasta.
lasciar lievitare in forno con lucina accesa per almeno un paio d'ore.
infornare a 200/220° per una ventina di minuti, fino a leggera doratura.




ve le consiglierei con un formaggio morbido da far sciogliere a loro interno, ma erano talmente buone da sole che penso diano così il loro meglio.
vi auguro buona settimana e vi aspetto al prossimo post con un appuntamento dolcissimo......
see you soon, ciaooooooo!

venerdì 14 marzo 2014

risotto pere e aceto balsamico




ecco, è passata un'altra settimana... se penso che quando ho compiuto 17 anni ho iniziato a fare il conto alla rovescia, - 365, -364, - 363..... per arrivare al compleanno successivo....
dopo di che, compiuti i fatidici 18 ho festeggiato, ho smesso di contare, mi sono distratta un attimo ed eccomi qui, orgogliosa dei miei anni del dattero (non so come si dice dalle vostre parti, dalle mia una carampana o ha gli anni del dattero o ha gli speroni di garibaldi!), che porto serena, addirittura aumentandomeli: ad ogni lustro passo a quello successivo, quindi quando arriva la temuta (da talune) decina, io ci sono abituata da almeno 3/4 anni e non mi fa alcun effetto.
morale:  il tempo vola, i bimbi crescono, e fino a qui niente di nuovo.
la novità invece è questo risotto con le pere, che io faccio di solito con il taleggio, alleggerito in occasione dell'imminente prova costume: però l'aceto balsamico deve essere di quello buono.... per noi quello di maurizio, che lo fa in casa da generazioni e che ci dona una bottiglietta di questo tesoro, e che io preservo per le occasioni speciali.

 per 3 persone

250 gr riso acquerello
1 pere abate bella soda
1 scalogno
1 bicchiere latte
brodo vegetale
1/2 bicchiere vino bianco secco
1/2 bicchiere latte
aceto balsamico di modena, di quello buono
olio extra vergine di oliva biologico


tagliare lo scalogno sottile e farlo dorare con un filo di extra vergine di oliva.
lavare la pera, sbucciarla e tagliarla a dadini.
far tostare il riso nello scalogno, sfumare con il vino e aggiungere la metà della pera tagliata.
allungare con il brodo bollente, a metà cottura aggiungere l'altra metà della pera, poi verso la fine allungare con il latte.


impiattare e versare aceto balsamico, a seconda dei gusti.


casseruola in ghisa cotton 20 cm e pirofila monoporzione in gres le creuset

in questo modo il risotto risulta molto delicato e leggero.
se volete esagerare un pò sia con l'intensità del gusto che con le calorie, il mio consiglio è di fare la mantecatura classica a fine cottura con una noce di burro, aggiungere qualche goccia di aceto balsamico e finire con delle scaglie di parmigiano reggiano o anche di pecorino romano.
una delizia!!
ma se non avete tempo di fare due passi dopo per smaltire gli eccessi, rimanete sulla versione light di questa ricetta, che è molto gustosa e lascia soddisfatti senza sensi di colpa!

e per chi i sensi di colpa non sa nemmeno cosa siano (io me li faccio spesso e volentieri, ma me li faccio passare con la stessa disinvoltura), state pronti che è in arrivo una piccola sorpresa, un dolce appuntamento in collaborazione con venchi.....



see you soon, e fate i bravi eh!