riemergo dalla montagna di fazzoletti di carta stropicciati, spengo l'aerosol, dichiaro chiusi i tornei di gioco dell'oca, mi disintossico da rave a base di cartoni animati, mi libero da matite colorate e giochi di sillabe e torno alla vita.
la bambina è a scuola, è guarita: a me resta il silenzio, la solitudine (a volte benedetta) e la casa da derattizzare.
e in più oggi inizia la mia nuova avventura, che non garantisco durerà più di una manciata di ore: abbandono la mie dieta a cazzo, seppure senza rinnegarla perchè se fatta bene funziona, e intraprendo il cammino della dieta a punti.
proposta dalla mia amica che ha perso 7 chili in 2 mesi e mezzo (i miracoli esistono!), dopo un momento di orrore verso la formula magica che ti fa calcolare i punti degli alimenti con un simpatico gioco di frazioni, ho deciso di provare, così, tanto per non farmi mancare niente.
non che sia vitale per me, un dieta, siamo onesti: però mi accorgo che l'età avanza e gli sbraghi, che un tempo non lasciavano traccia ne sensi di colpa, oggi mi regalano un rassicurante morbidume diffuso del quale, diciamola tutta, faccio volentieri a meno.
quindi provo, mi sono già organizzata con quaderni e tabelle, lista della spesa, calcolatrice, euforia a mille, convinzione un pò meno.
questo pane lo lascio quindi al papi che di problemi di peso non ne ha, e io mi dedicherò, con poco entusiasmo, alla segale.
per 1 pagnotta
150 gr farina 0 biologica
150 gr farina kamut integrale biologica
250 ml acqua circa
100 gr pasta madre solida rinfrescata
1 cucchiaino malto
8/10 gr sale
3 cucchiai erba cipollina essiccata
mescolare l'erba cipollina alle farine, aggiungere il malto, metà dose di acqua e iniziare ad impastare nella planetaria con il gancio.
proseguire per un paio di minuti.
aggiungere il sale e il resto dell'acqua poco alla volta (a seconda delle farine e del loro assorbimento l'impasto può richiedere più o meno acqua).
impastare a bassa velocità fino a che l'impasto incorda e diventa elastico ed omogeneo.
lasciar riposare in ciotola per una mezz'ora.
prendere il composto, fare un giro di pieghe, pirlare
e lasciare in una ciotola a lievitare, coperto da pellicola, per una notte intera in luogo fresco.
al mattino riprendere l'impasto, formare la pagnotta pirlandolo, appoggiarlo su di una piastra areata in ceramica o una refrattaria preriscaldara, cospargerlo di farina e lasciar lievitare sotto ad un panno
e attendere il raddoppio.
praticare i tagli ed infornare a metà forno, 220° statico per una ventina di minuti.
abbassare la temperatura a 200° e proseguire la cottura per una decina di minuti, finendo con altri 3 o 4 con lo sportello del forno a fessura (basta infilare in altro il manico di un cucchiaino per lasciare la porta socchiusa e far uscire l'umidità), fino al grado di doratura desiderato.
sfornare lasciar raffreddare qualche ora su di una griglia, meglio se in verticale per mantenere la crosta più croccante.
piastra areata in ceramica domital |
croccante, profumato, saporito.... per me ha dato il suo meglio mangiato da solo!
alla prossima sfornata mi accontenterò del profumo.
buona settimana, stavolta cercherò di far io la brava e far durare la dieta più del mio tempo record: da lunedi mattina a martedi mezzogiorno.
ciao pasticcioni!!
il pane e' una vera magia...non ci resta che ammirare. complimenti
RispondiEliminaquesto è profumatissimo... si, una vera magia... mentre lo impasti, mentre lievita, mentre cuoce... e vogliamo parlare i sapori e profumi?
RispondiEliminaOltre ad essere molto più sano, questo pane è davvero deliziosa.
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