a volte ritornano....
ma non vi spaventate, è poco più di un caso, toccata e fuga poi mi inabisso di nuovo nei miei impegni.
è che ogni tanto si mangia anche qui, e non posso sputtanarmi così, nutrendo la mia famiglia con ravioli di giovanni rana in bianco e bistecche con spinaci bolliti per sempre... ogni tanto tocca anche far qualcosa di serio.
dai, in questi giorni che non ho la lettiera supplementare da spalettare e le coccole extra con cui intrattenere i miei randagini torno ai fornelli, con i miei esperimenti culinari, i miei abbinamenti vietati ai minori di 18 anni, per tenere alta la mia fama di pasticciona.
oggi vi presento il mio risotto vegan, senza nemmeno il burro: volevo provare in nuovo l'olio alla salvia e renderlo protagonista.
ce l'ho fatta, e ci è molto piaciuto, anche se io non ho resistito ad una spolverata finale di parmigiano reggiano, mandando in vacca in un attimo l'aspetto vegano del piatto.
che dire? la coerenza non è il mio forte!
per 3 persone
3 carote bio
1 cipolla rossa
250 gr riso acquerello
1/2 bicchiere vino bianco
brodo vegetale qb
4 cucchiaio olio extra vergine di oliva alla salvia marina colonna
mondare cipolla e carote e tagliarle a dadini.
soffriggere leggermente con l'olio alla salvia, aggiungere il riso, tostarlo e sfumare con il vino bianco.
allungare con il brodo mescolando sempre per il tempo indicato sulla confezione.
cocotte in ghisa e cocottina monoporzione in gres le creuset |
vi lascio anche la lettura di questi giorni, il romanzo di esordio di ilaria tuti: un thriller psicologico molto curato nella scrittura e nella definizione dei personaggi, insomma una bella scoperta di un'altra giovane scrittrice italiana che merita di essere letta.
adesso vado, mi cimento in un altro esperimento culinario poi rientro nella mia bolla.
ci rivediamo, prima o poi.....
ciaoooooooo!!!
Ricetta particolare davvero, e molto invitante :)
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