è un novembre un pò anumalo, il cielo ricorda giugno al mare, la temperatura aprile al parco.
quest'autunno ci regali colori affascinanti, gialli che accecano, rossi che infiammano gli occhi, e frutti che durano poco, fra i miei preferiti forse anche perchè li devo aspettare così tanto e se ne vanno in un attimo.
ci stiamo facendo scorpacciate di cachi, le castagne arrosto spesso riempiono la casa del loro profumo, così come le bucce di mandarino sul calorifero, come facevano i miei nonni sul piano della stufa a legna.
ricordo il nonno che con il suo "rampino" sollevava i cerchi neri per alimentare il fuoco con la legna che andava a fare nei dintorni, e poi lo rivedo sulla sua bicicletta con la falce mentre andare a tagliare l'erba da dare ai conigli....
e la nonna aspettava, cucendo a macchina, mescolando polenta, facendo calze ai ferri o rassettando casa.
l'autunno risveglia i ricordi, e oggi tocca a loro, alle dolci anime con cui ho passato buona parte della mia infanzia, e che mi hanno lasciato ricordi così vivi che mi sembra di sentire ancora la ciabattata del nonno sulle scale, la canzoncina tristissima che la nonna mi cantava con un filo di voce mentre mi accarezzava i capelli, sento ancora l'odore di brillantina del nonno, del talco della nonna, il profumo dei fiori di camomilla essiccati al sole, il rumore dei gusci delle lumache mentre venivano lavate sotto l'acqua, vedo la loro casa come ne fossi uscita poche ore fa, vedo il quartino in coccio macchiato di merlot, le forcine della nonna sparse sul comò, e vedo il nonno che pisola sulla poltrona verde, io che gli tengo la testa fra le manine e chiedo alla nonna perchè la muove mentre dorme, e lei che mi risponde: "shhhhh, lascialo riposare, il nonno, che è malato...."
ogni volta che riaffiorano questi ricordi piango come una fontana: piango di nostalgia, di gioia, di gratitudine, perchè anche grazie al loro amore incondizionato ho vissuto un'infanzia meravigliosa.
spero che anche tu, amore della mamma, potrai dire la stessa cosa, quando sarai grande......
per 3/4 persone
250 gr maltagliati all'uovo con fave di cacao venchi
1 dozzina di castagne o marroni già cotti
30 gr burro
1 foglia salvia
1 pizzico sale
ricotta salata
latte al bisogno
cuocere la pasta in abbondante acqua salata per un paio di minuti.
in una padella antiaderente molto capiente dorare il burro e aggiungerci la salvia e le castagne sbriciolate (precedentemente cotte come preferite, io le ho fatte al forno).
salare leggermente.
scolare la pasta, farla saltare in padella con le castagne, aggiungere qualche cucchiaio di latte se sembra un pò asciutta e servire con ricotta salata grattugiata, a piacere.
velocissima, molto delicata con un lieve contrasto fra il dolce delle castagne e il salato della ricotta, un figurone senza fare alcuna fatica!
se faticate a trovare la pasta (è una specialità che non trovate sicuramente nella grande distribuzione), basta un click sullo shop online di venchi, per farne una bella scorta o, perchè no, per un regalo di natale goloso e un pò diverso dal solito.
pentola antiaderente con doppio manico le creuset |
buon fine settimana, vado a pensare a che cosa cucinare per stasera....
fate i bravi, eh!!?!?!
Complimenti per questa fantastica pasta casalinga... mi immagino il gusto!!!!
RispondiEliminaè strepitosa... se non calcoli le calorie ne mangeresti a quintali!
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