lunedì 16 novembre 2015

sushi fai-da-te, senza mezzi....


e se ti innamori di un abbinamento di sapori, assaggiato all'isola che il tuo supermercato dedica al sushi, con gli omini che te lo preparano lì sotto gli occhi, così, in un attimo, come se fosse una roba facile, e d'istinto compri le alghe e l'avocado, ripromettendoti che un giorno o l'altro ti informerai e ti procurerai tutti gli ingredienti giusti e ti cimenterai nell'opera?
e se poi torni a casa, vai in fissa e ti lanci in una cosa che non hai la più pallida idea di come si faccia ma ti incaponisci, apri le ante della cucina e con i potenti mezzi della tua dispensa ti lanci in un'esperienza di cui poi ti pentirai amaramente?
questo è il risultato del sushi de noiartri, assolutamente non serio nè professionale, senza niente di quello che serve per prepararlo a regola d'arte, eppure assolutamente e sorprendentemente delizioso tanto da rifarlo dopo una manciata di giorni?
ma non prendetemi sul serio, il sushi è un'altra cosa, ma qui si pasticcia, ormai si sa....

per 4/5 persone

200 gr riso acquerello
1 cucchiaio aceto di mele
2 cucchiai zucchero di canna
300 gr tonno in olio extra vergine di oliva
maionese qb
1 avocado piccolo
foglie di alga
semi di sesamo bianco e nero bio melandri gaudenzio

ho fatto stracuocere il riso in acqua salata, poi l'ho lasciato raffreddare nella sua acqua aggiungendo l'aceto e lo zucchero.
una volta freddo l'ho steso sull'alga, adagiata su di un tappetino di bambù, lasciando un pò di spazio libero ai bordi.
ho mescolato il tonno scolato con la maionese fino ad ottenere una sorta di crema e ho tagliato l'avocado a fette lunghe, con uno spessore di almeno un centimetro, tipo bacchetta.
ho fatto una striscia di crema di tonno a circa un terzo della grandezza della foglia di alga ( già ricoperta da un sottile strato di riso ben pressato con un cucchiaio) e poi ci ho appoggiato sopra due fettine di avocado.
mi sono affannata ad arrotolare il tutto con il tappetino (non da sushi ma da colazione, sempre in bambù!!), cercando di pressare bene senza far uscire il riso dai lati.
una volta ben stretto il rotolino ho tagliato delicatamente dischi dello spessore di circa un centimetro (lo so, il sushi è più altro ma a me troppa alga in bocca fa effetto teflon dell'idraulico) con una lama molto, molto affilata e ho cosparso di semi di sesamo, sia bianco che nero.
un pò di salsa di soia e tac, il gioco è fatto e la voglia tolta.




chiudo questo post con un consiglio spassionato: se volete preparare il sushi informatevi e studiate un pò le ricette vere, procuratevi gli ingredienti giusti e munitevi di una certa dose di pazienza.
se volete gustarvelo andate in un buon ristorante giapponese e fatevelo fare da una persona seria.
se invece volete divertirvi fatelo anche voi "a cazzo", è un gioco e il risultato ne vale comunque la pena.


vi auguro una buona settimana, anche se il mondo intorno non è che ne dia grandi motivi.
non scriverò niente di quello che è successo durante il fine settimana appena passato, ma questo non significa che io non gli dia peso.
è già stato detto di tutto e di più, sono state rispolverate frasi celebri, inquietanti "profezie", il mondo si è colorato di rosso, bianco e blu, sono state accese candele ovunque e le preghiere si sono sprecate.
alle volte un silenzio rispettoso, riflessivo, sgomento, è l'unica cosa che resta......
anche perchè sono avvenimenti che si ripetono, quotidianamente, in altre parti del mondo che, essendo più lontane dal nostro paese e dalla nostra cultura, non fanno così scalpore.
eppure le vite innocenti che ci vanno di mezzo sono la stessa cosa, la stessa immensa, ingiustificata tragedia.

2 commenti:

  1. beh, a me sembra ti sia venuto benone....
    ...anche se ne faccio volentieri a meno...non ne vado matta, per nulla!
    Bacio

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    1. ah io si, invece... questo me lo mangerei anche a colazione... troppo sfizioso! un bacio anche a te, buon week end

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