oggi voglio parlare del nostro gatto.
anni e anni a cercare di convincere i miei amori ad adottarne uno, poi finalmente via tutta felice verso il gattile, dove cerchiamo un gatto tranquillo per vincere la paura incontrollabile della nostra nanetta.
arriva a casa un cucciolo di tre mese esatti, bastardino di razza pura, che ci ha fatto gli occhi dolci dalla gabbietta, si è lasciato accarezzare dando il suo meglio in fatto di fusa, tanto da guadagnarsi nelle ore successive il nome di motorino.
ecco, passa la prima sera sulle mie cosce, la prima notte sul mio cuscino, annusando tutto e camminando con la tipica, delicata flemma di un gatto castrato di una dozzina di anni.
si spertica anche in tenerissimi bacini rasposi sul viso, il ruffiano.
questo per qualche giorno, il tempo di innamorarci follemente di lui tutti e tre: allora lui, che scemo non è, decide che è tempo di far uscire la personalità vera, tanto ormai questi li ho incastrati e al gattile non mi ci riportano più di certo.
alè, si parte quindi con il torneo notturno indoor di gatto da riporto, su e giù dal letto con il topino di pezza (che suona, tanto per non farci mancare niente), e vedi di lanciarmelo lontano, smidollata, che ho bisogno di sgranchirmi le gambe.
si, si, mamma, di fusa te ne faccio quante ne vuoi, ma se ho voglia di giocare vedi di lasciarmi a disposizione mani e braccia, ma vanno bene anche le guance, le dita dei piedi, le caviglie e il naso da mordere con sti dentini da latte che sembrano spilli da sarta.
soprattutto mi vien bene alla mattina presto, mentre tu te la ronfi sul MIO cuscino e nemmeno pensi che magari fra le 4 e le 6 io una giocatina me la farei pure volentieri.
tu mi tagli le unghie per salvare quello schifo di seggiole che hai messo in salotto, mi compri tiragraffi e tappetini, mi sgridi se scavo nei vasi di fiori, se mastico i fili elettrici, mi cacci giù dal tavolo perchè il papi si è stufato di farsi mangiare la roba dal piatto, alzi la voce se perlustro gli armadietti della cucina appena ne lasci socchiuso mezzo, se entro nel box doccia appena lo lasci tu e poi passeggio per casa lasciando orme che manco la walk of fame, se mangio le foglie delle calle, se gioco con l'acqua della mia ciotola, se sbriciolo fazzoletti di carta, se entro nella lavastoviglie mentre la svuoti, se assaggio i sandali nuovi della tua bambina....
non ti sei ancora messa in testa che io faccio quel cazzo che voglio, mamma, non sono mica un cane, io delle tue urla me ne faccio un baffo.
insomma, posso dirlo? hai rotto mamma, per come stanno le cose avresti potuto anche lasciarmi dov'ero.... anzi, quasi quasi riportami al gattile che qui c'è troppo via vai di bambini per i miei gusti, che non hanno ancora capito che io non sono un chi chi love ma un animale vero....
anche a tua figlia, glielo potresti dire per favore? che quando dormo non mi deve prendere in braccio e bausciarmi di baci, che non ho aspirazioni ginniche e di imparare a fare la verticale non me ne può fregaaddemeno, che anche se non mi pettina fa lo stesso, tanto sono in casa e non mi vede nessuno, che quando ho voglia di giocare deve essere reattiva e disponibile, non importa che ore siano, io manco so come funziona sta storia del tempo che passa, luce e buio, giorno e notte, tutte menate vostre.
insomma qui comando io, voi siete fornitori di amore (ricambiato si, dai, ti faccio contenta),coccole e cibo.
e già che siamo in argomento... ho sentito il veterinario dire che devi darmi solo crocchette, quelle lì, quelle di buona qualità che costano un occhio, ma fanno bene, sono nutrienti e sane.
ora, fammi sta cortesia, informati se le ha assaggiate lui, prima di consigliarle.
ecco, se non l'ha fatto che provveda, e poi ne riparliamo.....
per 3 persone
220 gr pasta
200 gr scamorza bianca
2 cipollotti freschi
10 pomodori neri
4/5 foglie basilico
peperoncino in polvere
olio extra vergine di oliva bio
sale
lavare e tagliare i pomodori, salarli e lasciarli riposare in un colino per almeno un'ora, per far perdere l'acqua.
mondare i cipollotti e tagliarli a rondelle.
cuocere la pasta, scolarla e raffreddarla sotto l'acqua corrente,
tagliare a dadini la scamorza, unire tutti gli ingredient, condire con olio e peperoncino e lasciar riposare in frigo per qualche ora prima di servire.
buona settimana, e buone vacanze che tanto siete tutti via!!!!
Ma è buonissima proverò a farla
RispondiEliminaBaci
molto semplice ma buonissima!
Elimina:)
RispondiElimina<3
EliminaChe piacere sapere come la pensa un gatto! Anche la ricetta è molto interessante. Ho i pomodori neri nell'orto però non sembrano ancora maturi. Mi toccherà aspettare per replicare la ricetta.
RispondiEliminafammi sapere se ti è piaciuta! io non li trovo più.... :-(
EliminaComplimenti, adoro queste preparazioni!!!!
RispondiEliminagrassie!
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