martedi pomeriggio ci siamo fermati alle panchine, come sempre quando il tempo ce lo consente, e chiacchierando abbiamo guardato i bambini giocare con i fiori.
fiori di tarassaco con fiore della mia vita |
da qui i racconti di nonno nando, delle sue camminate in montagna, delle sue pedalate ai margini della città, delle erbe che conosce e raccoglie, consigli e luoghi dove trovarle.
marina legge su internet i benefici del tarassaco, elenca i disturbi ai quali reca sollievo (celo, celo, celo, celo... manca!), i ricordi mi riportano all'infanzia, a momenti in apparenza insignificanti e dimenticati: il mio papà che accosta su una strada di campagna, mia mamma si lamenta perchè a lei non interessa cucinare, io scendo e corro nel prato, lui fuma una sigaretta appoggiato al cofano e la zia col culo per aria e la gonna svolazzante a strappare l'insalata matta da far cuocere....
e vuoi che il giorno dopo non ci mettiamo anche noi in marcia, coltello, forbici e sacchetti, verso un campo lontano dalla strada, pieno di silenzio e di fiori gialli?
poi a casa un attimo (piuttosto lungo anche!) di preoccupazione e sconforto: due ore a pulire, analizzare, sciacquare, cacciare lumachine e bollire il tutto.
dalle pentole esce un odore pungente: e se facesse schifo??????
per 2 persone
150 gr mezzi paccheri artigianali la fabbrica della pasta di gragnano
200 gr circa tarassaco già bollito
1 patata piccola
olio extra vergine di oliva
1 manciata pinoli
100 gr scamorza
1 spicchio aglio
sale
sbucciare la patata, tagliarla a pezzetti e farla cuocere in acqua leggermente salata.
a cinque minuti da fine cottura aggiungere il tarassaco ben pulito e sbollentare.
scolare tutto.
far bollire la pasta in acqua salata e scolare un minuto prima di fine cottura.
far saltare il tarassaco e le patate in una padella molto capiente con olio extra vergine e uno spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato.
nel frattempo tostare i pinoli in un padellino antiaderente per un paio di minuti.
scolare la pasta, versarla nelle verdure, mescolare, aggiungere i dadini di scamorza e i pinoli.
servire calda e filante!
era un esperimento, che nella peggiore delle ipotesi mi sarebbe costato un pò di tempo e tanta pazienza per la pulitura del tarassaco, ma comunque mi avrebbe lasciato il ricordo di un'oretta nel campo con la mia vicina, a chiacchierare, e sorridere alle nostre schiene curvate a raccogliere insalata matta, a prenderci in giro e lamentarci della fatica.
alla piccola non l'ho nemmeno proposta, conosco i miei polli.
ma non abbastanza perchè ero convinta che il papi me l'avrebbe tirata dietro, questa pasta: invece l'ha sbranata contento di un sapore nuovo e non così amaro, ridendo della mia mattinata bucolica e rilassante.
il bello della verde brianza.
buonissimo, tant'è che oggi ho bissato con una torta salata che vi proporrò a breve.
grazie a nonno nando per le dritte e a marina per la bella compagnia!!
ciao pasticcioni, fate i bravi eh... e se andate per campi per qualsivoglia motivo, non dimenticate il tarassaco!
eccola qua, l'aspettavo sai?
RispondiEliminaHa un aspetto super invitante.......
dovrei andare anche io per tarassaco...ma con la schiena che mi ritrovo, forse non è il caso, nè?!
baciotti
Che bello questo post Monica, e che belle le foto, che belli i tuoi ricordi!
RispondiEliminaE la pasta? Semplicemente divina, complimenti :)
Che dolcezza queste immagini. Ti dirò, proprio oggi mi ripromettevo di prenderlo per provarlo. Non sono capace di andare a raccoglierlo, anche perché a Napoli non saprei neanche dove andare, ma c'è una botteguccia qui cge lo vende. Pensavo proprio a una torta salata, ma ti dirò che questi paccheri sono molto invitanti :)
RispondiEliminaCome sempre..
RispondiEliminaBrava brava....bacio......filly
Ciao! ma che buoni! proprio primaverili questi mezzi paccheri con semplici erbe di campo e gustose patate!
RispondiEliminaun bacione
Adoro il tarassaco ma qui nn lo trovo.buonissima questa pasta
RispondiElimina