martedì 28 ottobre 2014

crema catalana


mattinata trascorsa in tangenziale.
eh si, perchè capitano quei giorni in cui il delirio inizia ancora prima di entrare, all'imbocco è già intasata, ovunque ti giri sono solo camion multicolori e multietnici, e ti senti tappata dentro come in una scatola.
e poi millemila macchine, tutti fermi, lì, ad aspettare il miracolo.
e cominci a ipotizzare e farneticare su cosa possa essere successo, a causare un traffico così può essere solo un tragedia, una calamità naturale.
un tamponamento a catena, una voragine che spezza in due la carreggiata, un incendio, forse una manifestazione di femen nevrasteniche, forse stanno rifacendo il manto stradale per l'expo, forse c'è un manifesto della belen che pubblicizza una mutanda in pizzo... insomma, per causare un ingorgo così dev'esserci qualcosa di eccezionale.
stai li a stiracchiarti e ad ascoltare musica, qualcuno si rifà il trucco, altri bestemmiano, altri leggono il giornale o litigano con la morosa.
vai avanti alla velocità di circa 4 metri all'ora e ad un certo punto trac, ingrani la marcia, ti accorgi che metti la seconda, poi la terza, addirittura la quarta.... basta, finito tutto, successo niente, tangenziale libera.
aspetti di capire la causa e attonita devi accettare che la causa non c'è, non c'è un bel niente, nemmeno un omino delle strisce che spinge il trattorino, nemmeno un piccione spappolato sull'asfalto.
risultato che ora sono qui, finalmente a casa, con i postumi del lungo viaggio, il mal di schiena, le piaghe da decubito e la cistite.
e il dentista non è nemmeno riuscito a prendermi l'impronta.
mi consolo con questa meraviglia, rubata a giuliana: fate un giro su questo blog, che di imperfetto ha solo il nome.


per 5/6 persone

500 ml latte intero
5 tuorli
160 gr zucchero
30 gr amido di mais
scorza di mezzo limone
1 punta di cucchiaino di vaniglia in polvere bio
zucchero di canna per la crosticina

versare il latte in una casseruola, aggiungere la scorza di limone (solo la parte gialla, mi raccomando) in pezzi piuttosto grandi e la vaniglia (la ricetta originale prevedeva una stecca di cannella, che io non avevo!)

casseruola diam. cm 16 con beccucci in alluminio forgiato le creuset
portare ad ebollizione mescolando spesso.spegnere il fuoco, filtrare e lasciar intiepidire in una ciotola.
in una ciotola capiente sbattere i tuorli e lo zucchero con una frusta.
aggiungere l'amido di mais setacciato, poco alla volta, mescolando con la frusta per non formare grumi.


nella casseruola nella quale si è riscaldato il latte mettere la crema aggiungendo a poco a poco il latte filtrato. portare ad ebollizione e lasciar sobbollire, mescolando continuamente, per pochi minuti, fino a che si raggiunge la consistenza di una crema.
versare nei ramequin, lasciar raffreddare e riporre in frigo, coperti da pellicola, per qualche ora.


togliere una 10/20 minuti prima di servire, cospargere con zucchero di canna, che andrà caramellato mettendo le ciotoline qualche minuto in forno vicino al grill acceso o con l'apposita fiamma, per formare la crosticina.

ramequin, mug e tazzina espresso in gres smaltato le creuset




un momento di relax, un espresso, un buon libro, e.......


.... la coccola del giorno ce la siamo fatta!
a stasera per il resto, quando farò addormentare la mia bambina a suon di carezze.
ciao, fate i bravi eh!!!




giovedì 23 ottobre 2014

pan carrè con pasta madre, misto semola e fiocchi di avena


che vento cazzarola!!
e la camminata di stamattina, nonostante io sia lievemente zavorrata di mio, è stata un pò più faticosa del solito, ma ormai non ci ferma niente e nessuno.
ci stiamo già attrezzando per il gelo, sciarponi, cappelli, guanti con dita touch, magliette termiche, mancano i pantaloni e siamo a posto, possiamo anche affrontare il gelo di cui si è già iniziato a remenare, previsto per il prossimo gennaio.
ora proseguiamo i lavori in casa, impastiamo a più non posso (oggi tocca al pane ai semi di lino), poi andrò a prendere il mio sole, che con il suo sorriso riempirà il mio pomeriggio di un amore tanto travolgente da stordirmi.
intanto beccatevi questo pane ai fiocchi di avena, per la gioia dei palati e del sig. dukan che la propone come soluzione a tutti i mali.
mah......

per 1 bauletto cm. 30

200 gr farina 0
200 gr semola rimacinata di grano duro
100 gr pasta madre solida
300 ml circa acqua (dipende dalle farine)
12 gr sale
4 manciate fiocchi di avena + 1 da mettere sopra
1 cucchiaino miele di acacia
1/2 cucchiai olio extra vergine di oliva bio

nella planetaria impastare le due farine con il miele e l'acqua, che va aggiunta poco alla volta fino a raggiungere una consistenza morbida ed elastica, non appiccicosa.
a metà impasto circa aggiungere il sale e i fiocchi di avena
lasciar riposare in ciotola per un'oretta, ricoperto da un panno.
pirlare, formare una palla e lasciare a temperatura ambiente un'altra ora circa, sempre ricoperto da un panno di cotone.
stendere piano piano fino a formare un quadrato con un lato di circa 25 cm.


arrotolare


e depositare nello stampo da plum cake unto con poco olio.
ricoprire con la pellicola e lasciar lievitare al fresco (ma non in frigo) per 15/20 ore.
togliere la pellicola, infornare a 220° in forno statico per 10 minuti, spruzzando le pareti interne del forno con dell'acqua.
proseguire la cottura a 200° nella parte bassa del forno ma sollevato dalla base, continuando a spruzzare ad intervalli, per un'altra mezz'ora circa, abbassando ulteriormente la temperatura di 10° negli ultimi 10 minuti.
lasciar raffreddare su di una griglia e tagliare a fette di circa 1 cm.




io le ho mangiate con il miele all'eucalipto.
voi cosa ci metterete????
buona giornata, e che il vento non vi porti via!
<3


lunedì 20 ottobre 2014

insalata di riso di pasta con sgombro,pomodorini, pecorino e olio all'arancia



è ritornata l'estate, questo  fine settimana appena concluso, o meglio è arrivata ... con calma, ecco che ci godiamo delle bellissime giornate, chi ha la fortuna di vivere vicino al mare si fa dei gran bagni e mantiene la tintarella, in montagna arrampicano in mezzo ai colori dell'autunno, al lago fanno un giro sul gozzo sorseggiando aperitivi, noi poveri milanesi trapiantati in brianza camminiamo nel verde e riordiniamo il terrazzo, in una guerra persa in partenza contro le cimici.
con tutto l'amore ed il rispetto per la natura .... ma quanto sono rincoglionite le cimici ??????
se ne rimangono lì ribaltate una pancia per aria per delle ore, ad annaspare con le zampette, cercando di riprendere la giusta posizione ....
e poi sono lì, attaccate al muro e ad un certo punto sbang, sono in terra, morte stecchite.
vi suicidate trattenendo il fiato? vi pare il modo di morire così, all'istante, senza dire niente, che un minuto prima marciavate silenziose come bravi soldatini ??
mi fanno tenerezza persino, potrei perfino amarle se solo non emanassero quell'odore pazzesco se solo cerchi di spostarle dal tuo cammino.
eh si, perchè un'altra loro simpatica peculiarità è quella di piazzarsi regolarmente in mezzo ai piedi.
in realtà si ficcano ovunque, fra la biancheria da stirare, nei cassonetti delle tapparelle, sotto ai vasi di fiori, nelle scarpe ... e volano rombando come elicotteri per poi schiantarsi contro tutto come kamikazen impazziti.
ma ci vedete ??!?!!?
non avete dei radar, che so, qualcosa, dei sonar?!!??!???!
eppoi siete troppe, santoiddio, datevi una regolata, non riproducetevi come conigli che alla lunga date fastidio!

per 3 persone

150 gr di pasta di sedanini riso Viazzo
20 pomodorini grappolo o datterini o pachino piccoli
100 gr sgombro al naturale
80/100 gr pecorino romano a dadini
pepe bianco in grani
vendita nero di cipro
olio extra vergine di oliva biologico
olio extra vergine di oliva all'arancia  marina colonna


lontano bollire il riso di pasta in abbondante acqua salata bollente, scolando quando la pasta è al grado di cottura desiderato.
nel frattempo lavare di e tagliare i pomodorini, aggiungere lo sgombro spezzettato grossolanamente, il pecorino tagliato a dadini e condire con un paio di cucchiai di olio all'arancia.
spolverare di sale e pepe nero e mescolare, lasciando ad insaporire fino a fine cottura della pasta.
scolare, raffreddare la pasta sotto l'acqua corrente, riscolare bene e condire con il composto, aggiungendo ancora un filo d'olio a crudo se necessario.

pirofila ovale monoporzione in gres  Le Creuset

pirofila rettangolare in gres  Le Creuset

Manopola da forno  Le Creuset

macinare ancora un pochino di sale per guarnire i piatti, Servire o conservare in frigo, togliendo un po prima di cena.
guastare con pochi sensi di colpa: è praticamente un'insalata di riso leggera e molto saporita, solo ha la forma della pasta.
da abbinare ad una buona birra ghiacciata, visto che il tempo ce ne fa ancora venire voglia.
bella idea, no ??
quindi buon appetito e ....................



occhio all'intruso!
buona settimana <3

martedì 14 ottobre 2014

quiche patate, peperoni e ricotta di fiavè


oggi mattinata passata per strada.
prima i miei otto chilometri di camminata veloce con marina che va come un treno, poi doccia e tuffo in tangenziale, incredibilmente libera, per un'andata e ritorno a milano solo per un controllo e una radiografia.
ma siccome il dentista non è un medico qualunque, un pò come il ginecologo, che ti deve piacere a pelle, oltre ad essere bravo (e il mio dentista è non solo braverrimo ma anche un uomo adorabile!), facciamoci sto tour tutte le volte.
poi arrivi a casa, è tardi per iniziare qualunque lavoro ed è presto per crogiolarsi nel dolce far niente, allora mettiamoci ai fornelli e sforniamo una torta salata svuotafrigo.
un esempio potrebbe essere questo, ricca di verdure e di sapori, per una cenetta lampo prima di mettersi sotto il piumone a guardare masterchef con il mio amore (quello piccolo, quello grande si sbraga sul divano a guardare uno dei suoi mappazzoni!)

per 1 stampo diam. cm. 24

1 rotolo rotondo di sfoglia
3 uova
3 cucchiai parmigiano grattugiato
2 patate grandi
1 peperone
200 gr ricotta di fiavè
sale e pepe qb

per prima cosa lavare e mondare i peperoni, tagliarli a listarelle e farli grigliare da entrambe le parti per qualche minuto, solo con il sale.

grill ovale liscio in ghisa le creuset
chi desidera li può sbucciare, in realtà di solito si fa.
noi digeriamo anche la ghisa del grill su cui sono stati preparati, quindi lasciamo anche la buccia!

pirofila monoporzione in gres le creuset
lavare, sbucciare a tagliare a cubetti le patate, farle bollire in acqua salata fin a farle ammorbidire.
sbattere le uova con un pizzico abbondante di sale.
aggiungere le patate scolate e mescolare.
spendere in uno stampo la sfoglia, mantenendo la sua carta forno, bucherellare il fondo, versare le patate con l'uovo e ricoprire con listarelle di peperone e fettine di ricotta di fiavè.
spolverare di pepe bianco, infornare a 180/190° per 25/30 minuti, a metà forno.

stampo per torta con cerniera, in alluminio le creuset


buona giornata, fate i bravi eh!!

venerdì 10 ottobre 2014

pasta al pesto di pomodorini confit


e chi l'avrebbe mai detto che mi appassionassi alle grandi camminate?
io che pensavo di avere l'anima che migrava dal divano al letto, assolutamente allergica all'esercizio fisico, tutta presa da un gran girar di pagine, che raggiunge il nirvana impastando lievitati!!!!
e invece l'avventura, iniziata nella mia milano, con paola compagna di sudate e  pesate (che nostalgia!!!) dopo una lunga battuta d'arresto è ripresa fra le dolomiti del brenta e prosegue, oggi, nella verde (e infestata di insetti) brianza.
al mio fianco ora c'è marina, che illumina le mie giornate, e insieme maciniamo chilometri nel parco giochi piu' vicino a casa, quello tranquillo, con un pò di verde e i sentieri pavimentati che non ci fanno affondare nelle sabbie mobili nei giorni di pioggia.
è ben vero che chi ha tempo da perdere e controlla i nostri percorsi sull'app del cellulare ci immagina come due criceti in gabbia, che si affannano sulla ruota per non arrivare da nessuna parte, formando via via un grosso gomitolo di lana, un cerchio ubriaco che attorciglia passi e chilometri (del resto questo è quel che offre la zona se si vuole evitare la scocciatura di prendere la macchina e infognarsi nel traffico delle 8.30)
poi ad un certo punto ritroviamo il bandolo della matassa e ritorniamo a casa, con le endorfine a mille, ci docciamo e proseguiamo la nostra giornata da casalinghe invasate.
come si sta bene, che bello mari....peccato che non perdo un etto, e la cosa mi irrita non poco....

per 2 persone

170 gr penne
20 gr pecorino romano
40 gr parmigiano reggiano grattugiato
2 cucchiai pomodorini confit al basilico
2 ciuffetti basilico per guarnire
olio extra vergine di oliva bio q.b.

mentre la pasta cuoce in acqua salata frullare i pomodorni con i formaggi, aggiungendo olio fino ad ottenere una consistenza tipo pesto, appunto.
scolare la pasta e condire.
di una semplicità imbarazzante, neanche avrei voluto metterle, quest'ideuzza, ma era talmente buona....
vista l'abbondanza di pomodorini, decimati dalla grandinata del mese scorso (vedi qui) e trasformanti in conserva come per incanto, penso che li utilizzerò spesso nelle prossime ricette, anche se son davvero buoni anche da soli....
per le ricette last minute sono miracolosi!


pirofila rettangolare in gres le creuset
buon fine settimana, io oggi porto la mia etoile a scuola di danza, poi mangiamo, con papi e la mia didola grande, una bella pizza di quelle fatte bene.
forse proseguissi con i centrifugati di frutta e verdura la bilancia mi darebbe più soddisfazioni.
va bè dai, non stiamo a guardar tutto.....
fate i bravi eh, mi raccomando, ciaoooooo!


lunedì 6 ottobre 2014

riso al bergamotto con gamberi al profumo di liquirizia


questa mattina ho felicemente ripreso le mie camminate... certo lo scenario non è quello delle dolomiti del brenta, testimoni delle mie ultime, patetiche performances da pseudo runner in pensione, ma ho decisamente guadagnato in compagnia!
due chiacchiere (ma due altrimenti ti saluto fiato!), un bel passo deciso... mancavano le bacchette e poi potevamo dire di aver fatto nordic walking della brianza.
e vogliamo parlare delle endorfine che dopo la doccia restano in circolo per tutto il giorno??
si sta che è una meraviglia, sembra di avere 10 anni in meno (sembra eh, non illudiamoci), ti vien quasi voglia di scartavetrare la facciata del condominio e dargli una bella rinfrescata.
che, detto fra noi, ne avrebbe anche un gran bisogno.
per il momento accontentiamoci di dare una bella ristrutturata al corpo che, complice la simpatica forza di gravità, comincia a risentire di una giovinezza forse un filo sopra le righe.
se poi annaffiamo la giornata con ettoliti di tè di giava (grazie ely!!!) e la chiudiamo con una cena light ma gustosa.... forse qualche speranza ce la possiamo anche avere!


per 3/4 persone

250 gr riso acquerello
1 kg gamberi argentini
olio extra vergine di oliva al bergamotto marina colonna qb
2 cucchiai olio extra vergine di oliva biologico
1 pizzico (o più se preferite un aroma più deciso) succo di liquirizia in polvere amarelli
1 pizzico sale
erba limone per guarnire



pulire e devenare i gamberi.
far bollire il riso in acqua salata per circa 15 minuti.
nel frattempo far saltare i gamberi in una pentola antiaderente molto capiente con l'olio e il sale, spolverandoli di liquirizia.
bastano pochi minuti, quando i gamberi cambiano colore e si accartocciano su se stessi sono pronti.
scolare il riso, raffreddarlo sotto il getto d'acqua e versare nella padella con i gamberi.


condire a piacere con olio al bergamotto e servire, oppure riporre in frigo, togliendo e mescolando una decina di minuti prima di portare in tavola, guarnito con un ciuffetto di erba limone.




sperando che oggi a scuola non cada il secondo dentino (avrei tanto voluto vedere la faccia della nanetta, alla perdita del primo.. e invece plin, è caduto sul banco!) vi saluti e vi auguro una bella settimana!

venerdì 3 ottobre 2014

succo di uva, prugne e spinaci con lime


si affaccia l'autunno, che in realtà è rimasto lì tutto il tempo, nascosto dietro ad un' estate che non è riuscita a sbocciare, e con questo ecco arrivare sulla nostra tavola un meraviglioso frutto di stagione che ci fa compagnia con tutti i benefici, tutte le calorie e tutti i semini da togliere ( altro che principessa sul pisello, n.d.r.) che l'uva custodisce al suo interno.
allora abbiniamola alla carne, ai formaggi, gustiamola da sola, o usiamola nei centrifugati, per soddisfare quella voglia, rara peraltro, di alimenti non pasticciati, salutari, detossinanti, ipocalorici.
e dopo questo atto di purificazione, stasera ci ammazziamo di pizza e torta, per festeggiare il compleanno del principe azzurro della nanetta.
auguri gabry, per i tuoi 6 meravigliosi anni, con tutto il bene che il tuo sorriso, le tue fossette e il tuo sguardo da furbetto si sono guadagnati in questi nostri mesi di vita nuova.



per 1 persona

3/4 manciate spinaci freschi
1 prugna gialla grande
1/3 lime
20 acini uva bianca
1 cucchiaino zucchero di canna (facoltativo, io non lo uso)

lavare e mondare gli ortaggi, tagliarli a pezzi, infilarli nel juicer alternando le consistenze e bere immediatamente, con o senza zucchero a seconda dei gusti.

tovaglietta green gate

zuccheriera in gres le creuset


buon fine settimana a tutti, e fate i bravi che voi siete grandi!!!!